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Parcheggi a Pescia, «sbagliata la transazione, si proceda a rescindere il contratto»

Parcheggi a Pescia, «sbagliata la transazione, si proceda a rescindere il contratto»

L’ex sindaco Giurlani (Pescia Cambia) sollecita a risolvere la convenzione con la Pepar

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Pescia Dopo l’intervento in consiglio comunale dell’assessore al bilancio Vittorio De Cristofaro, sulla questione dei parcheggi in gestione alla società Pepar dal 2011 interviene l’ex sindaco e consigliere comunale di Pescia Cambia Oreste Giurlani.
«A circa di otto mesi di distanza dalla sentenza del Tribunale di Pistoia, si è potuto affrontare una questione che sta molto a cuore alla città, nodo cruciale per una vera riorganizzazione del sistema dei parcheggi cittadini funzionale sia a favorire l'accesso all'ospedale che a liberare il centro da una pressione eccessiva delle auto – dice Giurlani – il nostro gruppo chiedeva all'amministrazione come intendesse muoversi e se l'obiettivo rimaneva quello di rientrare in possesso dei parcheggi. Tutto ciò anche a seguito della determina 107 del 2022, nella quale il Comune richiedeva la rescissione del contratto con la Pepar e il rientro in possesso dei parcheggi, a seguito di gravi inadempienze e rilevanti inosservanze contrattuale, con un danno all'ente municipale che il professore Sassu, incaricato dal Comune, aveva quantificato in circa 5,5 milioni di euro. La determina è tuttora vigente, visto che il Tribunale di Pistoia l'aveva "congelata" in attesa che si esaurisse il processo di Pepar contro il Comune, che come è noto si è risolto a favore del Comune, avendo il Tribunale rigettato tutte le richieste di danni, circa 7 milioni di euro comprensivi di interessi, riconoscendo un danno di 138mila per un errore commesso all'epoca dal Comune».

Va avanti l’ex sindaco: «Adesso dopo la difesa, la logica porterebbe a passare all'attacco rilanciando la determina 107 e tutte le contestazioni lì contenute. L'assessore De Cristofaro invece ha affermato che il Comune intende andare a una transazione con la Pepar, richiamandosi ad una proposta avanzata dall'avvocato Capecchi, legale del Comune ai tempi della prima giunta Giurlani. Ma se non fu considerata conveniente allora, come è che adesso lo diventa? Senza considerare che per poter procedere a una transazione il Comune dovrebbe annullare la determina 107/2022 e soprattutto motivare perché i risultati dello studio del professore Sassu non sono più validi, senza contare che l'entrata di Apoca nella società non era né possibile né mai autorizzata dal Comune, presentando così anche possibili profili penali. Ed è stata davvero una sorpresa sentire un cultore della legalità e della buona amministrazione affermare che il vero motivo della "svolta" è che il Comune non vuole spendere più soldi e rischi di contenzioso perdente con la Pepar, e che si potrebbe continuare solo se qualche imprenditore si rendesse disponibile a coprire con una sua fideiussione il Comune». l

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