Il Tirreno

Montecatini

Violenza sulle donne

Montecatini, anni di botte, offese e minacce. Arrestato il marito violento

di Massimo Donati
Montecatini, anni di botte, offese e minacce. Arrestato il marito violento

Solo per amore dei figlioletti la donna non si era tolta la vita

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Montecatini Botte, offese, minacce di morte, anche brandendo una mannaia. Quasi quotidiane. Una vita d’inferno. Tanto che più volte aveva anche pensato di farla finita. Come quando era uscita di casa ed era andata alla stazione piccola di Montecatini per buttarsi sotto a un treno. Poi, pensando ai suoi bambini, era tornata sui propri passi, trovando la forza di andare avanti per amore loro. Solo quando il marito violento aveva iniziato a maltrattare anche i figli – la volta che, vedendola sanguinante mente lui le sbatteva la testa contro il muro, erano intervenuti per difenderla – aveva preso la decisione di andarsene di casa con i bambini, da una zia. Per poi sporgere denuncia quando, qualche giorno dopo, ci era andata di mezzo anche sua madre: incontrandola per strada, l’uomo aveva preso a pugni e schiaffi la suocera, mandandola all’ospedale.

Sembrava tutto finito quando, una settimana fa, nei confronti del marito violento, accusato di maltrattamenti in famiglia, è scattata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli. Misura che lui ha violato dopo appena un giorno, facendosi trovare alla fermata del bus dove sapeva che la moglie aspettava il ritorno della loro bambina da scuola.

Ed è così che per il 39enne operaio di origini albanesi sono scattate le manette dei carabinieri, nonché l’aggravamento della misura cautelare: al termine del processo per direttissima davanti al giudice monocratico del tribunale di Pistoia è stato portato in carcere.

Un matrimonio combinato quello che la vittima aveva dovuto accettare una quindicina di anni fa quando entrambi erano ancora in patria. Che quasi subito si era trasformato in un incubo a causa della morbosa gelosia da parte del marito, che non voleva neppure che lei frequentasse la vicina di casa in sua assenza. Nella sua denuncia ai carabinieri la donna aveva raccontato della prima volta che l’aveva picchiata, colpendola ripetutamente con un grosso bastone sulle gambe, tanto che per una settimana aveva avuto difficoltà a camminare. E poi di quando l’aveva scaraventata a terra, facendole sbattere la testa così forte da fare perdere i sensi.

La situazione non era migliorata con il trasferimento in Italia, a Montecatini. Anzi. Nell’estate dello scorso anno, la donna era stata costretta, ad esempio, a passare una notte intera barricata nella camera dei bambini, con il letto spinto a contrasto della porta per impedirgli di entrare, dopo che il marito, brandendo una mannaia da cucina, le aveva detto che l’avrebbe ammazzata.

Come accennato, la donna aveva trovato la forza di dire basta lo scorso ottobre, quando il marito l’aveva presa a pugni tanto da farle uscire il sangue dal naso, per poi sbatterle la testa contro il muro. I bambini, alle sue urle, erano accorsi per difenderla, e l’uomo se l’era presa anche con loro, spintonandoli per cacciarli dalla stanza. E lei aveva iniziato a picchiarlo. Poi, aveva fatto le valigie e se n’era andata da una zia con i figli. Dove però il marito si era più volte presentato urlano e minacciando.l

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