Frane sulla montagna pesciatina: due strade chiuse, nuovi rilievi
Traffico interrotto prima del Ponte di Sorana e superato il paese di Collodi
Pescia La pioggia ininterrotta degli ultimi giorni ha di nuovo evidenziato la fragilità del territorio sulla montagna pesciatina, certo non nuova a episodi del genere durante la brutta stagione.
Il conto alla fine consegna due strade chiuse al traffico per smottamenti e caduta di massi e detriti sull’asfalto. Sono entrambe vie provinciali: la strada 34 della Val di Forfora tra le frazioni di Calamari e Ponte di Sorana e la strada 12 via delle Cartiere tra Collodi e Ponte a Villa, frazione del comune lucchese di Villa Basilica.
I problemi sono emersi venerdì sera e ancora non sono stati risolti nonostante il celere intervento della ditta incaricata dalla Provincia di Pistoia e anche della protezione civile comunale, inviata sul posto da Palazzo del Vicario. «Domani (oggi, ndr) verrà fatto un nuovo aggiornamento sui due fronti, nel frattempo ci sono le ordinanze di chiusura per motivi di sicurezza – spiega il sindaco di Pescia Riccardo Franchi – purtroppo in Val di Forfora la frana è ancora in movimento e c’è un avvallamento anche più a valle. Per fortuna da Pietrabuona c’è l’alternativa della provinciale della Val di Torbola, naturalmente non senza disagi». «Per quanto riguarda via delle Cartiere sopra Collodi – prosegue il sindaco – si tratta di un altro movimento franoso ma dal versante a monte e su terreni di proprietà privata. Anche in questo caso domani (oggi, ndr) è in programma un incontro con i geologi per capire se è possibile riaprire o meno la strada, che nel frattempo è stata transennata». In questo caso tra Collodi e Villa Basilica non ci sono alternative percorribili, e più a valle c’è pure l’ingorgo provocato dalla chiusura del Ponte all’Abate sulla regionale Lucchese. Tanta croce e poca delizia da queste parti.
Sembra invece essere per ora meno preoccupante la situazione che interessa la via provinciale Mammianese Nord tra Pescia e Pietrabuona, all’altezza del San Lorenzo. In questo tratto venerdì sono piombati sull’asfalto grossi massi e detriti per il danneggiamento della rete di protezione collocata anni fa dalla Provincia sulla scarpata a monte. Per ora la strada - già interessata nel giugno scorso da uno smottamento a valle, sistemato in somma urgenza con 150mila euro - resta in questo punto a senso unico alternato, in attesa della maxi opera di sistemazione e messa in sicurezza del versante per la quale è arrivato un finanziamento di oltre 600mila euro. l
L.S.
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