Il Tirreno

Montecatini

Il fatto

Montecatini, rapina a mano armata al negozio di calzature Harris Firenze

di Simona Peselli
Montecatini, rapina a mano armata al negozio di calzature Harris Firenze

Il colpo intorno a mezzogiorno nella centralissima via San Martino, di fronte all’ex cinema Adriano

4 MINUTI DI LETTURA





Montecatini Rapina a mano armata in un negozio di calzature in pieno centro a Montecatini. Non era ancora mezzogiorno di oggi – mercoledì 20 novembre – quando un individuo, italiano e di mezza età, con cappellino e cappuccio in testa, è entrato nel negozio Harris Firenze di via San Martino, di fronte all’ex cinema Adriano e accanto all'ingresso del Monte dei Paschi, a pochi metri dal centralissimo corso Matteotti, la via principale dello shopping termale. Secondo la testimonianza dell’unica commessa presente avrebbe mostrato una pistola che aveva in tasca, dopo aver chiesto informazioni per acquistare un paio di scarpe. Il colpo ha fruttato un bottino misero: 150 euro che si trovavano nel fondo cassa del negozio di calzature.

«Sono terrorizzata»

È stata questione di pochi minuti, l'uomo ha mostrato all’unica commessa presente quella che sembrava una pistola che teneva in tasca e le ha intimato di consegnargli i soldi che erano in cassa. «Prima mi ha chiesto di mostrargli un paio di scarpe – racconta la ragazza al Tirreno – poi mi ha fatto vedere la pistola e mi ha detto che dovevo immediatamente dargli tutti i soldi che avevo». Un avvenimento criminoso immediato e inaspettato. «Non mi sembrava possibile – continua – non lo potevo proprio prevedere. Si era proposto come un normale cliente e in un attimo si è trasformato in uno spietato rapinatore». La ragazza terrorizzata dall'arma non si fa ripetere l' ordine e dopo aver aperto la cassa gli consegna 150 euro. «Mi ha urlato di tirare fuori i soldi e così ho fatto subito, l’arma poteva essere anche finta, ma pur sempre una pistola. Non me lo potrò mai dimenticare». Tutto si svolge in pochissimo tempo. Il bandito, con cappellino in testa, italiano, ha agito incurante dell'orario di punta, dei passanti e del luogo centralissimo in cui si trova la boutique. «Sono veramente terrorizzata», aggiunge la commessa, subito sentita da polizia e carabinieri accorsi sul posto. Il rapinatore era ben vestito, di età compresa fra i 50 e 55 anni, di aspetto normale, ha agito con freddezza ed estrema lucidità pur di raggiungere velocemente il suo scopo.

Il clima di paura

E ora c’è stupore e paura in tutti i commercianti vicini ad Harris. Non è la prima volta purtroppo che via San Martino è coinvolta in episodi di criminalità. Soltanto pochi mesi fa è stata presa di mira la gioielleria Salcino. Due individui avevano rubato alcuni orologi di valore dopo aver distratto il titolare e forzato alcune vetrine interne. «Tutti i giorni – aveva dichiarato in quell’occasione il proprietario Gabriele Salcino – devo restare chiuso dentro e prestare attenzione ad aprire la porta. Non mi fido di nessuno, troppe persone strane, con facce pericolose che cercano di rubare oppure imbrogliare. Non dimentico il finto cliente che soltanto due mesi fa, con la scusa di fare un regalo a un parente, mentre gli mostravo una collana si è fatto aprire la porta ed è fuggito via con il gioiello». Fortunatamente per Salcino in entrambi i casi le forze dell'ordine erano riusciti velocemente a rintracciare i colpevoli e addirittura avevano recuperato la merce sottratta. «I poliziotti e i carabinieri sono veramente sempre presenti – commenta un altro commerciante –è stato immediato il loro intervento dopo la chiamata. Molto professionali nelle indagini, ma ormai noi lavoriamo nell'incertezza, con l'amarezza di sentirsi abbandonati. C'è un senso di mancanza di sicurezza. L'esigenza di doversi affidare a telecamere, a porte blindate. Soprattutto quando comincia a fare sera è meglio chiudersi a chiave dentro i negozi. Ma questo non è giusto e non è normale».

L’ultima rissa a colpi di machete

Neppure le zone centrali sono più sicure dunque. Soltanto sabato sera 16 novembre, verso le undici, a pochi metri dalla movida, in piazza del Popolo si sono affrontati dei giovani armati di machete e bottiglie rotte. Episodio che non è certo il primo, ma che stavolta ha avuto maggiore eco anche perché un passante ha immortalato quelle scene da far west con il cellulare. E adesso la paura fra cittadini e commercianti cresce. «Bisognerà tenere in cassa i famosi '50 euro per la rapina ' – dice un negoziante – perché se entrano, ti minacciano e non trovano nulla si rischia veramente di fare una brutta fine». 

Il disastro
L'indagine

Esplosione a Calenzano, il giallo prima del boato: autista preme il tasto ma l'allarme va a vuoto

di Paolo Nencioni
Sportello legale