Pescia, niente straordinari e premio di produttività. Protestano i dipendenti comunali
Stato di agitazione per i 75 tra impiegati e operai di Palazzo del Vicario
Pescia Sono ancora in stato di agitazione i dipendenti del Comune di Pescia, in totale 75 quest’anno dagli 80 del 2023 (costano all’anno 3,7 milioni di euro alle casse pubbliche), che già un mese fa si erano riuniti in assemblea e avevano minacciato lo sciopero dal lavoro, per ora non attuato.
In ballo allora c’erano la politica dei buoni pasto, l’indennità di reperibilità e le misure da adottare in merito a salute e sicurezza, oltre a un organico che secondo gli stessi lavoratori è sottodimensionato rispetto alle esigenze della macchina pubblica locale.
Ieri nuove turbolenze all’ombra di Palazzo del Vicario, vergate in una nota dalle rappresentanze sindacali, le Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, oltre alla Rappresentanza sindacale unitaria interna. Questa volta la questione ruota intorno «all’esaurimento del fondo per la retribuzione del lavoro straordinario, con conseguenti limitazioni e difficoltà nel garantire i servizi utili e necessari in caso di eventi imprevisti»; e inoltre «il mancato pagamento del premio produttività».
I sindacati affermano che «avevano ampiamente rappresentato come il pagamento della produttività fosse, tra gli altri, un elemento importante per riconoscere a tutte e tutti i dipendenti dell’ente l’impegno che, quotidianamente, viene profuso in un momento complesso e caratterizzato da grave carenza di personale e carichi di lavoro crescenti». Vanno avanti: «Ricordiamo come l’amministrazione, dopo le legittime rimostranze dei dipendenti per i ripetuti ritardi che si registrano da ormai troppi mesi, si fosse impegnata a fare in modo che la produttività fosse corrisposta con la busta paga di ottobre, mentre, purtroppo, anche quest’ulteriore scadenza non è stata rispettata».
Dunque questa nuova mobilitazione per chiedere «formalmente e urgentemente spiegazioni». «L’amministrazione deve fare tutto quanto nelle sue possibilità per riconoscere il premio di produttività nel più breve tempo possibile – scrivono – senza ulteriori indugi e ricorrendo, nel caso, anche a un pagamento straordinario anticipato rispetto al prossimo periodo paga. Le lavoratrici e i lavoratori dell’ente meritano la giusta attenzione e le organizzazioni sindacali e la Rsu continueranno a essere al loro fianco ricorrendo a tutti gli strumenti che hanno a disposizione». Lo sciopero non viene minacciato apertamente ma è una misura drastica che può essere convocata da un momento all’altro, sarebbe una eventualità inconsueta e certamente grave per l’operatività di Palazzo del Vicario e dei servizi pubblici rivolti ai cittadini di Pescia.
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