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Monsummano, calzaturiero in ripresa ma non basta. «Mancano professionalità e giovani»


	Una veduta dall'alto della zona industriale di Monsummano
Una veduta dall'alto della zona industriale di Monsummano

Il punto sul settore durante la premiazione del concorso di Confindustria “è di moda il mio futuro”

24 maggio 2023
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Monsummano Presentazione al teatro Montand di Monsummano di “È di moda il mio futuro”, organizzato da Confindustria Toscana Nord. Un concorso ispirato al personaggio di Ives Montand (al secolo Ivo Livi), il bianco e il nero, un omaggio al '900.

Le vincitrici sono due studentesse di 17 e 19 anni che hanno realizzato e progettato un paio di scarpe che verranno prodotte da un calzaturificio associato a Confindustria. «È la sesta edizione del progetto – dice il consigliere delegato all'educazione Davide Trane – Confindustria offre un riconoscimento al rapporto scuola-lavoro e ai ragazzi che tramite questa esperienza hanno potuto anche visitare le aziende e vivere il processo produttivo e il sistema di organizzazione aziendale. L’obiettivo è creare un legame fra scuola, aziende e istituzioni». «Sono state coinvolte cinque aziende che hanno accolto 100 studenti di tre istituti superiori – spiega il capogruppo dei calzaturieri Rodolfo Checcucci – l'intento di questo progetto che è nato a Monsummano e poi ha trovato il suo omologo con il tessile a Prato, è quello di aprire le nostre aziende per dimostrare come il mondo delle industrie sia cambiato. Queste professionalità che si stanno formando all'interno delle scuole possono trovare un terreno fertile sia per la carriera che per un ambiente di lavoro dove poter esprimere il proprio talento».

Il calzaturiero negli ultimi anni ha subito un passaggio generazionale che è alla ricerca di professionalità più al passo con le nuove tecnologie. Oggi il settore in provincia conta 187 imprese e 1.717 addetti. «I figli molto spesso non hanno proseguito le attività di famiglia. Dopo il Covid – continua Checcucci – abbiamo avuto un aumento degli occupati. Siamo passati negli ultimi anni a un settore che sta tentando di reinventarsi. Nell'ultimo anno abbiamo assistito ad un rilancio anche nel settore tessile e moda, e in particolar modo del calzaturiero. L'ultimo bilancio è positivo, però dopo una serie di anni in cui c'è stata una diminuzione di occupati. Mancano sia le professionalità che le persone che intendono avvicinarsi a questo mondo. La richiesta delle aziende è in aumento, ma non troviamo persone che vogliono iniziare un percorso».

«Nelle presentazioni abbiamo visto opere creative, diamo la possibilità ai giovani di mettersi in discussione e avvicinarsi al mondo del lavoro e trovarsi a competere», afferma l'assessora alle attività produttive Monica Marraccini. «Vivendo l'azienda dall'interno – commenta Eleonora Antonini, amministratrice delegata di Tailor made international – ho cercato di trasmettere ai ragazzi l'importanza che ha la conoscenza del mondo del lavoro». «È importante ricordare come è cambiata la fabbrica – conclude l’assessora Elena Sinimberghi – che guarda all'innovazione, ma sempre consapevole del nostro passato e di chi siamo». l

Simona Peselli

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