Monsummano, arrestati per il furto alla Conad: ladri incastrati dalla carta fedeltà
Chi sono i tre finiti ai domiciliari dopo le indagini dei carabinieri di Monsummano
MONSUMMANO. A tradirli è stata la carta fedeltà nominativa consegnata alla cassa, quando, dopo il furto, hanno acquistato e pagato regolarmente un paio di prodotti per sviare l’attenzione dei sorveglianti del supermercato. È stato attraverso quella tessera che i carabinieri – incrociando le immagini delle telecamere di sorveglianza, il numero di targa della Mercedes su cui si sono allontanati e i dati relativi a precedenti occasioni in cui erano stati denunciati assieme – sono riusciti a identificare i tre ladri di origine albanese autori di un furto commesso il 12 marzo scorso alla Conad di Cintolese.
E grazie alle loro indagini, il gip del tribunale di Pistoia, su richiesta della procura, ha disposto adesso nei loro confronti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Destinatari della misura cautelare, Bashkim Meta, 54 anni, e la moglie Fatmire, 54 anni anche lei, residenti a Santa Croce sull’Arno; e Dhurata Pulaci, 48 anni, residente a Ponte Buggianese. Tutti con alle spalle denunce per furti simili a quello commesso al supermercato di via Francesca, alcuni dei quali assieme tra la Lucchesia e la piana fiorentina.
Mentre l’uomo aspettava nel parcheggio accanto alla sua Mercedes classe E, la tecnica utilizzata dalle due donne per commettere il furto era evidentemente stata pianificata tenendo conto della disposizione interna del supermercato. Una di loro, infatti, dopo aver riempito una borsa di prodotti alimentari, controllando di non essere osservata, l’ha poi infilata sotto un tavolino adibito a stand floreale, che era stato collocato proprio a ridosso delle barriere di accesso ai reparti del supermercato. Ed è da lì che, agendo dal lato esterno, la complice (Fatmire Meta) l’ha sfilata poco dopo, per poi uscire dal supermercato per affidarla al marito in auto e tornare all’interno della Conad. Per tentate un altro colpo simile.
Il secondo furto non è però riuscito. La seconda borsa piena di prodotti alimentari (per un valore di quasi 200 euro) è stata posizionata sempre a fianco delle barriere ma in un punto più in vista, a fianco del panificio. Dove è stata scorta dal direttore del supermercato prima che Fatmire Meta la potesse recuperare.
A quel punto le due donne, temendo di essere scoperte, hanno deciso di dileguarsi, pagando a una cassa un paio di prodotti per non dare nell’occhio. Ma lì Dhurata Pulaci aveva fatto l’errore di consegnare al cassiere la carta fedeltà a lei intestata.
Nel frattempo, per capire chi aveva abbandonato la borsa piena di alimenti a fianco del panificio, il direttore stava già visionando le registrazioni delle telecamere interne, per cui, una volta uscito dall’ufficio ha fatto in tempo a scorgere la responsabile che si stava allontanando e a prendere il numero di targa dell’auto sui cui è salita.
Sporta denuncia ai carabinieri di Monsummano, sono stati poi i militari dell’Arma a dare un nome a tutti e tre i ladri. Confrontando, dapprima, le immagini registrate da tutte le telecamere presenti con le foto corrispondenti al proprietario della Mercedes e alla titolare della carta fedeltà. E poi con le foto segnaletiche della donna assieme alla quale Pulaci era stata denunciata in occasione di un precedente furto: Fatmire Meta.
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