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Dolore a Panicagliora per l’uomo morto in mare in Versilia

di Giancarlo Fioretti
Dolore a Panicagliora per l’uomo morto in mare in Versilia

Tragica fine di Michele Gori, morto mentre con un amico stava facendo l’ultima nuotata dell’estate nel mare di Lido di Camaiore

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MARLIANA. La tragica fine di Michele Gori, morto mentre con un amico stava facendo l’ultima nuotata dell’estate nel mare di Lido di Camaiore, ha unito nello stesso dolore i comuni di Monsummano e di Marliana. A Monsummano Michele, idraulico di grande esperienza, era nato 55 anni fa e ci aveva vissuto fino al 2014. In quell’anno, alcuni problemi di natura familiare lo indussero a fissare la sua residenza a Panicagliora, piccola frazione di Marliana.

Qui aveva trasferito la sede della sua attività e, ben presto, si era ambientato benissimo in paese, riuscendo anche a crearsi in poco tempo un buon numero di clienti. «A Monsummano ormai si vedeva pochissimo – dice il comandante dei vigili Franco Magrini – ma le poche volte ci incontravamo era sempre il primo a salutare. Ci eravamo conosciuti da ragazzi e di lui ho sempre avuto una buona opinione». Un buon ricordo di Michele Gori lo avevano ancora molti suoi concittadini, visto che proprio a Monsummano aveva mantenuto gran parte della sua clientela. Da qualche anno era molto richiesto nel suo nuovo paese, incastonato nelle montagne dell’Appennino. «Si era inserito alla perfezione nel suo nuovo mondo – dice il sindaco di Marliana Federico Bruschi – trovando nella pace delle nostre montagne il suo ideale stile di vita. La sua morte così tragica ha sconvolto la nostra piccola comunità che perde un uomo gioviale e dal carattere mite». A Panicagliora, quindi, Michele era più di un idraulico: in poco tempo era diventato l’amico di tutti. Quando si verificava un guasto improvviso, anche di domenica o nei giorni festivi, Michele non indugiava a recarsi dove il lavoro lo chiamava, per togliere dall’impasse i malcapitati alle prese con perdite d’acqua o tubature intasate. «Michele Gori – ha detto don Ugo Feraci, parroco di Avaglio nella cui circoscrizione parrocchiale ricade il borgo di Panicagliora – era sempre il primo a salutare. Aveva un carattere d’oro e una gran voglia di vivere. Coloro che hanno avuto modo di conoscerlo, lo rimpiangeranno a lungo perché non sempre è facile trovare una persona che sappia integrarsi così bene nel nuovo ambiente in cui si è venuto a trovare».

Intanto, la salma di Michele Gori resta a disposizione dell’autorità giudiziaria, che deciderà entro oggi se procedere o meno con l’autopsia. Questa eventualità è ampiamente probabile, visto che l’idraulico cinquantacinquenne non soffriva di patologie pregresse e non aveva mai avuto problemi cardiaci. «Per il momento – conclude don Ugo – nessuno mi ha chiamato per celebrare i suoi funerali. Attendo quindi che la famiglia decida sul da farsi in base alle tempistiche dettate dalla legge». Ovunque saranno celebrate, le esequie di Michele Gori saranno comunque molto partecipate, visto il buon ricordo che ha lasciato in chi lo ha conosciuto.

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