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Una Grande Panchina con vista Valdinievole: «Un’idea per riscoprire le bellezze del territorio»

La Grande Panchina a Pieve a Nievole in località Pietre Cavate
La Grande Panchina a Pieve a Nievole in località Pietre Cavate

Maxi installazione lunga quattro metri e alta tre che è stata aperta da poco tempo. Si trova tra gli olivi, in un terreno di proprietà privata ma che è accessibile a tutti

29 giugno 2022
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PIEVE A NIEVOLE. È lunga 4 metri, alta 3, di cui 1,50 di schienale. Sembra la seduta di Gulliver. Salirci fa tornare un po’ bambini, quando una panchina di normali dimensioni sembra gigante, ci si sprofonda dentro, non si toccano i piedi a terra e diversamente da quella in foto. Nel mondo ce ne sono 223 ufficialmente riconosciute, quasi tutte in Italia. Da sabato 18 giugno ce n’è una Grande Panchina anche a Pieve a Nievole, in località Pietre Cavate, salendo per Montecatini Alto. È la numero 219 e la sua storia disegna un cerchio che si chiude da solo.

Perché a innamorarsi del progetto e ad adoperarsi per la sua realizzazione è il Circolo Culturale Undici, associazione volta alla promozione e al rilancio del territorio. Si chiama così in omaggio all’anno della sua fondazione, il 2011, e agli 11 comuni della Valdinievole. Proprio quella stessa cartolina a cui guarda la panchina gigante, immersa tra gli olivi e rivolta verso il panorama offerto dalla lingua di terra tra Pescia a Lamporecchio. La primissima idea di quest’installazione fuori scala l’ha partorita il designer americano Chris Bangle, trasferitosi in Piemonte con la moglie. La vocazione del progetto è quella di sostenere le comunità locali, il turismo e le bellezze dei piccoli paesi. Chi non si è lasciata scappare l’occasione è Sabrina Parlanti, tra le socie di Circolo Culturale Undici e sul cui terreno di famiglia giace la panchina. «Mi sono imbattuta in questo progetto curiosando sui social – dice l’insegnante di nido e promotrice turistica e culturale con anni di esperienza – mi è sembrata un’ottima idea per valorizzare il territorio e il nostro piccolo comune di Pieve a Nievole. Rallentare per scoprire o riscoprire le bellezze che abbiamo in casa da un’altra prospettiva. Per entrare nel circuito ufficiale (Big Bench Community Project, ndr) è richiesta l’installazione su terreni privati, così avendo un terreno in quella zona in famiglia abbiamo pensato di fare richiesta. In un mese e mezzo ce l’hanno accolta». Sembra facile, ma non lo è affatto. Una Grande Panchina costa circa 10.000 euro, ma Sabrina e gli altri non si sono dati per vinti. Hanno partecipato al bando cultura della Fondazione Caript e hanno ottenuto un finanziamento di metà dell’opera, che sommato alle donazioni sulla piattaforma produzioni dal basso – è possibile donare fino a giugno 2023 – e altri contributi ci sono buone probabilità coprano presto l’importo totale, manutenzione compresa. Donando 50 euro si riceve in cambio il passaporto del circuito, su cui è possibile apporre i timbri non solo della panchina “pievarina” ma anche delle altre sparse per lo stivale e non solo. «Stiamo ottenendo una grande risposta dalla gente, credo grazie anche alla sensazione di benessere che genera l’iniziativa. Sono moltissimi i panchinisti attivi, sui social circa 46mila, persone che amano scoprire luoghi visitando queste installazioni. E per noi si tratta di guardare il nostro territorio con gli occhi dei turisti, per prendere consapevolezza del valore di ciò che abbiamo attorno» .

A fianco di Sabrina, in questa e altre avventure, il babbo Massimo, presidente del circolo, oltre alla sorella Elisa e le altre socie Arianna e Serena Innocenti, anche loro sorelle. Elisa e Arianna gestiscono anche la libreria di illustrazioni per bambini “Quattro Zecchini” a Pieve a Nievole. E tutte assieme vengono da un’esperienza ultra decennale alla cooperativa Giodò, che ha gestito vari musei della Valdinievole, Moca di Montecatini compreso. La comunità, quella bella e trascinante. Per chiudere cerchi, ma aprirne anche altri. l

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