Nuovo incontro per parlare del pericolo elettrosmog
MONSUMMANO. Prosegue la campagna informativa del Comitato quartiere stadio Strulli sul tema dell’elettrosmog e dei rischi per la salute dovuti alle antenne di telefonia mobile installate sul...
MONSUMMANO. Prosegue la campagna informativa del Comitato quartiere stadio Strulli sul tema dell’elettrosmog e dei rischi per la salute dovuti alle antenne di telefonia mobile installate sul territorio. Dopo i due incontri organizzati a dicembre e aprile scorsi, con relatori Claudio Poggi e Fiorenzo Marinelli, domenica 10 novembre (dalle 16) si terrà il terzo seminario pubblico all’oratorio San Carlo, dal titolo “Elettrosmog: ricerca, normative e conflitti d'interesse”.
A parlare dell’argomento questa volta sarà Francesca Romana Orlando, vicepresidente dell’Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (Amica), che darà un’informazione con una panoramica sulle ultime conoscenze scientifiche sulla questione dell’elettrosmog relative ai rischi per la salute, sulla grande inadeguatezza dell’attuale quadro normativo e sul problema del forte conflitto di interessi che condiziona la ricerca.
Intanto il Comitato annuncia di aver depositato alla cancelleria del tribunale di Pistoia l’azione legale nei confronti del gestore Wind per la realizzazione della stazione radio base all'interno dello stadio Strulli, avvenuta un anno fa contro la volontà dei residenti della zona (che in seguito hanno costituito il gruppo volontario di pressione).
«La nostra attività continua con il solito impegno ed entusiasmo – dice il presidente del Comitato Alessandro Bugelli – abbiamo appreso dell’interesse mostrato dal Comune al problema e il fatto di essere arrivati a portare in Parlamento, con tutte le lungaggini degli iter previsti, l’argomento mediante l’onorevole Fanucci, è estremamente positivo, anche se non ci facciamo alcuna illusione. Il dialogo con il Comune è diventato adesso collaborativo, tuttavia ritengo stonato il proseguire a parlare del tema da parte dell’assessore all'ambiente riferendosi soltanto ai pericoli derivanti dai telefoni cellulari e non dalle antenne.
Dare una giusta informazione nelle scuole è lodevole, ma torno ad evidenziare che per il principio di autodeterminazione, un individuo se il cellulare lo spegne non gli reca alcun danno mentre le antenne funzionano sempre e comunque e non le spegne mai nessuno. E tutti i giorni sono lì a inquinare silenziosamente l’aria. Questo, ad esempio, ai ragazzi viene trasmesso?».