Il Tirreno

La finale playoff

Carrarese, sei Bellissima: è Serie B dopo 76 anni, in città esplode la festa. Il racconto di una partita storica

di Luca Barbieri
La squadra festeggia con i tifosi alle spalle (foto Matelli/Cuffaro)
La squadra festeggia con i tifosi alle spalle (foto Matelli/Cuffaro)

Il mister della svolta, Antonio Calabro, la classe di Schiavi e il gol decisivo al Vicenza di Finotto: così il sogno è diventato realtà

10 giugno 2024
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CARRARA. Sono le 19,24 del 9 giugno 2024: una data destinata a fare da spartiacque nella storia calcistica di Carrara. C’è un prima e c’è un dopo. La Carrarese si fa trovare all’appuntamento con la storia – la serie B che qui, all’ombra delle cave di marmo mancava da 76 anni, dal 1948 – con il vestito migliore, quello che ha fatto da fil rouge per l’intero girone di ritorno e per tutti i playoff iniziati dalla partita contro il Perugia, poi Juventus Next Gen, Benevento e, infine, il Vicenza nella finalissima per la Serie B. C’è lo stadio sold-out, ci sono il gol di Finotto (sì, ancora lui) in apertura e una gestione perfetta della partita di ritorno, dopo il pari senza reti dell’andata. Poi la festa finale al triplice fischio: è Serie B, una cadetteria alla quale pensare già da oggi, ma intanto che festa sia, con la copertina di questa promozione che va sicuramente al mister pugliese Antonio Calabro, arrivato a fine gennaio per invertire la rotta.

Spalti e campo

Istituzioni, vertici della Lega Pro con il presidente Matteo Marani, tra gli altri – nella tribuna centrale dello stadio dei Marmi di Carrara – anche il presidente del Toro ed editore Urbano Cairo e l’ex fischietto Pierluigi Collina: c’è il clima del grande evento sugli spalti con le due coreografie spettacolari delle curve. In campo non ci sono grandi sorprese rispetto alla vigilia: per gli ospiti Golemic e Proia sono out per squalifica, Ronaldo per infortunio, con bomber Ferrari che stringe i denti e parte dal primo minuto nell’attacco biancorosso, mentre l’allenatore di casa Calabro inserisce Imperiale e preferisce affiancare Capezzi a Schiavi in mezzo, con Palmieri a ridosso dell’attacco guidato.

Non c’è il tempo neppure di prendere le misure. Una manciata di minuti, al 5’ subito il gol azzurro: anche questa volta da schema da fermo, grande classico della stagione firmata Calabro. Schiavi tocca corto per Zanon sulla trequarti che, forse troppo solo, ha il tempo di misurare un cross teso che Finotto di testa spinge in rete. Il gol scuote un Vicenza che tenta subito una reazione, nel giro di pochi minuti, con Della Morte e Talarico, entrambi con tiri da fuori area; imitati poco dopo dall’argentino giallo-azzurro Schiavi. Al 17’ protestano i marmiferi: Finotto approfitta di un’incertezza della retroguardia ospite e lanciato a rete viene messo giù, sarebbe ultimo uomo, ma per l’arbitro non c’è fallo. Dopo i buoni ritmi d’avvio, fase di stanca a metà primo tempo interrotta da una bella triangolazione tra Finotto-Panico-Palmieri con quest’ultimo che però calcia male, a lato. Ma l’occasione più ghiotta della prima frazione arriva al 40’ ed è sempre sui piedi di Finotto: il tiro di Panico dal limite viene rimpallato e la sfera finisce in area sui piedi del bomber che calcia a colpo sicuro, ma è bravissimo a chiudere Confente.

E festa sia

Il primo tempo si chiude con la Carrarese meritatamente avanti. Nella ripresa uno stanco Capezzi fa spazio a Della Latta, mentre Zuelli fa rifiatare Palmieri. Nei primi 20 minuti però succede poco o nulla, il film della partita resta quello del primo tempo: la Carrarese fa la gara, le occasioni nitide non sono poi molte, il Vicenza quando riparte fa capire di poter far male. Mister Stefano Vecchi al 20’ ridisegna la trequarti, levando Talarico inserendo la fantasia di Delle Monache. Ma è la Carrarese che, soprattutto con i calci da fermo, si fa pericolosa per due volte alla mezz’ora. Poco dopo ci prova Schiavi, con la specialità della casa: a colpo sicuro, dai 20 metri, ma il tiro finisce di poco fuori, con l’estremo vicentino immobile, dopo una bella azione a centrocampo. La partita è bloccata: il caldo, la tensione, i minuti accumulati nelle gambe dall’inizio degli spareggi (entrambe sono entrate come terze, d’altronde) si fanno sentire e ne risente lo spettacolo. Difficile segnalare un’azione degna di nota, con il Vicenza che deve fare a meno anche di bomber Ferrari che si ferma per un infortunio. Partita spezzettata fino al triplice fischio. I 7’ di recupero sembrano interminabili: Giannetti guadagna una punizione, si sente l’odore di promozione, di storia, che arriva puntuale alle 19,24 di un caldo pomeriggio carrarese.

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