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Carrarese, fantasia sulla fascia: arriva il figlio d’arte Daniel Frey

Luca Santoni
Carrarese, fantasia sulla fascia: arriva il figlio d’arte Daniel Frey

Intanto gli azzurri ufficializzano anche l’attaccante Vincenzo Plescia (1998)

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CARRARA. Due nuovi rinforzi per la Carrarese con gli arrivi della punta centrale Vincenzo Plescia e del fluidificante destro Daniel Frey, figlio d’arte. Plescia è stato ingaggiato in prestito dall’Avellino con opzione di acquisto. Il classe 1998 nativo di Palermo si forma nel settore giovanile rosanero e abbraccia il professionismo in piazze come Renate, Gubbio e Vibonese. Le presenze totali in Serie C sono 112 con 19 gol. Le caratteristiche principali del centravanti siciliano sono la fisicità con ben 189 centimetri di altezza, astuzia nella finalizzazione e generosità al servizio della squadra. «A Carrara vengo con grande motivazione e la volontà di togliermi soddisfazioni insieme a una squadra che si sta formando nel modo giusto», ha dichiarato Plescia. «La società ha ambizione e la piazza vive di calcio. Ho fame di gol e di obiettivi da raggiungere insieme ai miei compagni. Nelle mie corde ci sono le caratteristiche dell’attaccante moderno che usa il fisico, ma che è anche mobile per attaccare gli spazi.

Di piede sono destro e me la cavo di sinistro, ma soprattutto metto tanta disponibilità, per favorire anche gli inserimenti da dietro dei miei compagni». Il francese Daniel Frey arriva, invece, in prestito dalla Cremonese. Il calciatore è nato calcisticamente nel settore giovanile del Milan, per poi passare al Chievo Verona. Daniel, figlio di Sébastien Frey ex portiere di Inter, Fiorentina e Parma, ricopre il ruolo di esterno di fascia sia in mediana che nella difensiva. «L'opzione Carrarese tra le diverse proposte è stata quella più interessante sia per il progetto tecnico che per la serietà e solidità della società in una piazza ambiziosa, che vuole provare a recitare un ruolo da protagonista», ha commentato. «Questa mia prima esperienza professionistica deve essere sfruttata al meglio e credo che fisicamente e mentalmente sia già piuttosto sintonizzato sul tipo di richieste che vengono avanzate nel calcio dei “grandi”. Ho avuto modo di parlare con mister Alessandro Dal Canto e le impressioni sono ottime».

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