Carrara piange “Alì”, il kebabbaro sempre sorridente
Con la sua ironia aveva conquistato giovani e adulti: aveva 47 anni. Il cordoglio della comunità
MARINA DI CARRARA. Erano diverse settimane che nel kebab mignon di via Genova – un localino piccolo-piccolo che dà quasi sull’incrocio con via Rinchiosa – Alì non si vedeva: a servire panini con salse e patatine fritte c’era il suo socio e amico.
“Forse Alì è andato in Pakistan”, avevano pensato in molti: chi, immigrato, ha un lavoro dipendente o un’attività in Italia torna del resto periodicamente nel paese di origine. Poi, all’improvviso, arriva una notizia che racconta una tragedia. E che a Marina – nel quadrilatero della Movida dove questo kebab è un must-have per tanti giovani e giovanissimi – si diffonde rapidamente. «Alì non c’è più».
Di origini pakistane, aveva 47 anni Muhammad Asajid, per tutti Alì dal nome del suo locale. Se n’è andato dopo un breve periodo di malattia. Al kebab gli occhi diventano rossi quando si parla di lui: c’è chi non riesce a trattenere la commozione.
La comunità marinella scopre ciò che è successo da un post su Facebook di Gino Stefanini, che abita poco distante dal kebab: e sono tantissime le manifestazioni di affetto, lo stupore dei marinelli che vogliono porgere le condoglianze alla sua famiglia. Gentile come chi sa “stare al pubblico”, sempre sorridente, con la battuta pronta – a volte anche un pizzico ironica – “Alì” era entrato in molti cuori e faceva parte della comunità marinella. Qualche tempo fa era alla ricerca di un appartamento, forse voleva cambiare casa. Poi la malattia.
Al suo kebab si scopre una piccola novità che può confortare chi sentirà la sua mancanza: accanto al suo socio, prenderà il posto di Asajid suo figlio, «che adesso è andato in Pakistan ma tornerà per stare qui», dicono gli amici connazionali.
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