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Marina di Carrara, un locale d’élite nell’ex Tuga: «Cerco personale qualificato»

Marina di Carrara, un locale d’élite nell’ex Tuga: «Cerco personale qualificato»

Il progetto dell’imprenditore 26enne che si è aggiudicato la concessione. Il numero da chiamare per candidarsi come barman e pizzaiolo

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MARINA DI CARRARA. Negli spazi ridosso di quella che era un’area buia e in forte degrado, è determinato a creare un locale d’élite. Non ha dubbi Nicolas Rossi, 26 anni, titolare da cinque anni del Baby Bomb sempre sullo stesso litorale, risultato vincitore al bando dell’Autorità Portuale (al quale erano pervenute sei candidature) per la concessione del locale La Tuga, collocato proprio a fianco del passaggio dei turisti delle crociere e dei visitatori che vogliono concedersi una passeggiata sul nuovissimo Waterfront. Concessione che, come previsto dall’avviso pubblico, avrà validità triennale.

«Abbiamo preso La Tuga – dice Rossi –; stiamo aspettando che l’Autorità Portuale ci consegni le chiavi, spero che accada a breve».

Sul locale ha un progetto di rigenerazione totale: un innalzamento di categoria commerciale e di clientela di riferimento: un cambio di marcia e una sfida allo stesso tempo; a questo scopo cerca personale adeguatamente formato ed esperto. «Ho intenzione di apportare un cambiamento totale nel locale, verrà rifatto da zero, cambieranno i suoi colori. E avrà un nuovo nome, che comunque ricorderà La Tuga».

Quanto al tipo di offerta enogastronomica, l’idea è quella di «spostarsi non tanto sul tipico bar ma sulla piccola ristorazione e pizzeria: un locale di medio-alto livello.

“Rigenerazione” è la parola giusta per il progetto che intendo portare a compimento. In realtà – aggiunge Rossi – sto infatti cercando personale qualificato: barman e pizzaioli che abbiano frequentato adeguati corsi di formazione, che sappiano fare il loro mestiere. Chi fosse interessato a presentarsi per uno di questi ruoli, può contattarmi direttamente al numero telefonico 3317862495».

Il “nuovo” locale sarà aperto per fornire alla clientela «dalle colazioni ai pranzi, apericena e dopocena – prosegue Rossi –. Ma potrà ospitare anche eventi occasionali. Penso a degustazioni di distillerie, ma anche a uno spazio che sarà aperto alle mostre e che si connoterà anche con la risorsa che contraddistingue questo territorio, vale a dire il marmo. Penso ad esempio a ospitare scultori locali».

Tra le novità che Rossi vuole apportare, tutte puntate sulla qualità, c’è anche l’utilizzo di prodotti a chilometro zero.

«La mia intenzione – spiega infatti – è quella di proporre prodotti tipici in chiave moderna, in virtù anche di una costante interazione con il territorio. Ad esempio un piatto come pasta e fagioli ma riproposto in chiave moderna. Altre aggiunte verranno apportate strada facendo».

La tabella di marcia, per Rossi, è già bella che impostata. Manca solo di cominciare con i lavori.

«Da due settimane aspetto che mi vengano consegnate le chiavi del locale per poter partire con i lavori – fa presente l’imprenditore –; so che non dipende dall’Autorità Portuale, solo che le pratiche hanno bisogno di tempo. Il mio auspicio sarebbe di riuscire ad aprire il “nuovo” locale verso metà luglio o entro fine luglio al più tardi», conclude.

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