Addio al fotoreporter cantore della Lunigiana contadina
I suoi scatti fecero storia: la sua mostra sulla ruralità locale fu di livello nazionale, tanti i messaggi di cordoglio
LUNIGIANA. Si è spento all’età di 83 anni Cesare Salvadeo, fotoreporter che mai ha smesso di raccontare la sua terra, riferimento per tutta la Lunigiana storica.
Nato alla Spezia nel 1942, si trasferì a tre anni di età in Lunigiana, ad Aulla, assorbendone i tratti più autentici nell’infanzia e nella giovinezza. Avvicinatosi alla fotografia da bambino, si è formato grazie al fotografo di paese e da autodidatta. Ha iniziato a divulgare le sue foto a Monza, dove ha abitato per lavoro, da dipendente per una grande azienda. In Brianza ha fotografato i dolci paesaggi delle Prealpi, ma anche la vita frenetica e tumultuosa degli Anni ’60, fino all’iscrizione al circolo Corona ferrea. Anche grazie a questo, nel 1969, tornato alla Spezia, ha potuto avvicinarsi alla fotografia di reportage sociale, dando il via a un amore durato una vita, fatto di relazioni con circoli e realtà del settore, divenuto ben presto lavoro con forte cifra stilistica.
È del 1972 la sua prima grande mostra dedicata alla Lunigiana contadina, uno dei progetti più significativi della sua intensa produzione artistica; il progetto è stato presentato a Milano alla Galleria Cortina, valorizzato a livello nazionale tramite la Rai e la stampa: si raccontava di un mondo in via d’estinzione, di una cultura che si sarebbe potuta perdere, oggi persa. Tale racconto diventa nel 1974 un compendio sulla civiltà contadina, presentato nel 1982 al Centro Allende della Spezia, seguito poi dal volume “Gente di Lunigiana. Fotografia contadina”.
Da street photographer quale diventò divenne inoltre famoso entro e fuori città come reporter de Il Giornale, tra la gente, ritraendo frammenti di vita quotidiana. Le fotografie di Salvadeo sono state mostre, personali e collettive, volumi e partecipazioni a grandi festival come il fu Pontremoli Foto Festival ed il Festival Internazionale della Fotografia della Cina. Da reporter ha collaborato con agenzie e riviste del settore, è stato recensito da testate come: Il Giornale, Corriere della Sera, Repubblica, Il Lavoro, Gente, Il Settimanale, Progresso Fotografico, Il Diaframma-Fotografia Italiana ed altre ancora. L’ultima sua mostra è del 2024 nel corso del festival Deportibus con “Oltre l’orizzonte” alla Spezia.
Dalla Lunigiana c’è il cordoglio di Roberto Valettini, sindaco di Aulla, con il quale Salvadeo condivideva anche parti di bell’età: «Sono estremamente dispiaciuto per la sua scomparsa. Ha abitato per anni in viale XX Settembre ed è un volto legato alla mia infanzia. Gli avevo propiziato, in occasione dei miei due viaggi in Cina, l’opportunità di pubblicare le sue interessantissime fotografie in quella terra». Tra le intenzioni c’era anche la ristampa del volume sul prezioso lavoro e documento della Lunigiana contadina, grazie all’interesse di alcuni operatori di cultura. Salvadeo lascia l’amata moglie, le figlie e i nipoti. I funerali domani – 29 maggio – alle 10,30 all’Alma Mater della Spezia.