Classi all’ex Alfieri di Massa, parla la preside: «Manca anche l’uscita d’emergenza...»
La dirigente dell’istituto Salvetti: «Non possiamo prendere in carico lo stabile»
MASSA. Circa 120 persone tra studenti (un centinaio divisi in cinque classi: l’intero indirizzo turistico) e personale (docente e Ata) dell’istituto professionale Salvetti da spostare dopo il 12 maggio dalle aule della scuola Bertagnini a quelle dell’ex Alfieri. In un edificio «in cui continuano a essere realizzati i lavori che riguardano la copertura del tetto e parte del secondo piano e per i quali i tecnici del Comune dichiarano che al momento vi sono varie criticità legate al solaio del locale adibito al personale Ata, alle scale di collegamento tra primo e secondo piano e alla struttura portante della stessa copertura».
A parlare è la dirigente scolastica dell’istituto Salvetti Addolorata Langella che dopo aver per giorni tentato di trovare una soluzione condivisa al problema non esita a ricostruire l’accaduto. A partire dalla Pec inviata martedì 6 maggio dai tecnici del Comune di Massa. Con la quale veniva data comunicazione «che a partire dal 12 maggio – sottolinea la preside – le cinque classi dell’istituto tecnico-turistico alloggiate da settembre 2024 al piano terra dell’istituto Bertagnini avrebbero dovuto essere alloggiate presso la scuola ex Alfieri, in ragione di una “parziale esecuzione dei lavori”». Così, visti i tempi stretti, il giorno dopo la dirigente (insieme al Rspp di istituto e alle rappresentanze sindacali) ha ispezionato i locali dell’ex Alfieri. «Quello stesso pomeriggio – racconta – ho comunicato via Pec l’impossibilità di prendere in carico lo stabile ricordando che a settembre 2024 la scuola ha firmato con il Comune una convenzione nella quale è chiaramente indicato che i locali della Bertagnini sarebbero stati occupati finché non fossero terminati i lavori all’ex Alfieri e fosse avvenuta la consegna dell’edificio alla Provincia di Massa-Carrara. È infatti questo ente – spiega – che assegna i locali alle scuole superiori».
Ma non è finita qui. Perché nella giornata di giovedì è avvenuto un nuovo incontro con i tecnici del Comune che hanno illustrato le motivazioni per cui è necessario per l’amministrazione avere la disponibilità dei locali della Bertagnini: come anticipato dal Tirreno, lì dovrebbero stabilirsi le aule-lettura della biblioteca civica, costretta a trasferirsi da Palazzo Colombini dove dovrebbero partire a breve i lavori di riqualificazione dell’edificio finanziati con oltre 8 milioni di fondi Pnrr (e dunque con scadenze incombenti). La dirigente del Salvetti però ha sottolineato «che attualmente nei locali dove dovrebbero trovare posto più di 100 persone manca l’uscita di sicurezza e anzi l’ingresso, l’unico per accedere a due piani, è rappresentato dall’uscita di sicurezza della sede Palma dell’istituto Gentileschi. Mancherebbe quindi un ingresso autonomo ai locali e l’uscita di sicurezza».
Non solo, una parte del primo piano «è ad oggi interdetta in quanto vi insistono lavori indispensabili per la sicurezza. Il secondo piano – spiega la preside – al momento non verrebbe consegnato sempre per lavori di sicurezza e il cortile in buona parte è impegnato dal cantiere: cortile che costituisce il punto di raccolta in caso di evacuazione, per cui lo spazio non sarebbe idoneo per ospitare le oltre 400 persone dell’intera sede del Salvetti». Criticità che i tecnici del Comune hanno annotato come «interventi preliminari a un eventuale ingresso nei locali» ma a cui si aggiunge il fatto «che anche la certificazione per le norme antincendio – sottolinea Langella – è al momento al vaglio».
Una situazione difficilmente sostenibile per la scuola. Che ora chiede «un “nulla osta” scritto della Provincia per l’utilizzo delle aule dello stabile ex Alfieri» dato che «le scuole superiori dipendono per la disponibilità dei locali dalle Province». Ma nell’ultimo incontro è stata avanzata anche una proposta «molto fattiva e immediata» che, almeno fino alla fine dell’anno scolastico, potrebbe rappresentare una soluzione. «Dato che i locali dell’ex Alfieri sarebbero fruibili ma non adatti oggi a ospitare più di 100 persone – spiega la preside – lì si potrebbero allocare per adesso gli utenti della biblioteca. Nel frattempo – conclude Langella – attendiamo la notizia del completamento delle opere di sicurezza indispensabili al trasferimento, visto che il presidente della Provincia ha affermato che il Salvetti può restare nei locali della Bertagnini».