L'analisi
Addio a Cesare Valesi, una vita dedicata all’antifascismo
Ex militante del Pci poi di Sinistra italiana, se ne va a 86 anni. Berti: «Ha dato tanto» Vivoli: «Amava Massa sopra ogni cosa e ha sempre lavorato per la sua città»
MASSA. «Cesare ha reso il mondo migliore: una persona dotata di qualità uniche e un pezzo di storia della sinistra di questa città. Troveremo la maniera per rendere onore e merito a quello che lui è stato per tanti anni perché la storia della sinistra della città di Massa è anche la storia di Cesare Valesi». Così Loreno Vivoli ha voluto ricordare Cesare Valesi, 86 anni, storico membro del Partito Comunista Italiano poi di Sinistra Italiana, venuto a mancare nella mattinata di ieri. «Eravamo compagni da tanti anni e lui è sempre stato una persona molto vera. -continua Vivoli- Amava Massa sopra ogni cosa e ha sempre lavorato per la sua città».
Anche Donatella Berti, di Sinistra italiana, ha voluto esprimere un ultimo pensiero per Cesare: «Era una persona straordinaria. L’ho conosciuto molti anni fa quando sono entrata nei Comunisti Italiani, e lui era il segretario. Da allora non è stato solamente una persona che ho frequentato per la politica, ma un amico e per certi versi un padre -e prosegue-. Cesare ha dato veramente tanto, non solo politicamente parlando: aveva degli ideali in cui credeva fermamente e cercava di trasmetterceli insieme a quei sentimenti e a quello spirito anti-fascista».
C’è in particolare un ricordo che Berti ha deciso di condividere. «Di lui mi resta molto, ma c’è soprattutto un ricordo che porterò sempre nel cuore. Una volta durante un’escursione in montagna abbiamo trovato la piuma di un’aquila. Quando sono entrata in Sinistra italiana, dopo un periodo di alti e bassi, lui si è presentato con una busta, dentro c’era quella piuma e mi disse: “Le aquile volano sempre in alto, a volte si possono perdere, ma poi tornano sempre dove devono stare”. E ora quella piuma la conservo tra le mie cose più preziose». Lo ricorda anche Paolo Sordi sulla sua pagina Facebook: «Addio compagno Cesare Valesi - scrive -. Addio. Ora mi sento davvero più solo».
Valesi è stato un attivista e dirigente politico impegnato per decenni nella difesa dei valori democratici, nella trasparenza amministrativa e nella partecipazione civica. Le sue principali battaglie sul territorio sono state la difesa della partecipazione democratica: Valesi ha criticato l'amministrazione comunale di Massa per l'avvio di grandi opere senza il coinvolgimento dei cittadini, denunciando la mancanza di trasparenza e di dibattito pubblico. C’è stata poi l’opposizione alla destra sovranista: ha espresso preoccupazione per l'ascesa della destra a Massa, criticando l'analisi del voto del sindaco Persiani e sottolineando come i cittadini si stessero rendendo conto dell'errore commesso nel votare una destra «sotto certi aspetti anche nostalgica».
E infine la difesa dei valori antifascisti: in occasione dell'imbrattamento di un murale antifascista con svastiche, Valesi ha approvato la ripulitura dell'opera e ha criticato il sindaco per non prendere una posizione chiara a difesa degli antifascisti di Massa. Ha ribadito l'importanza di opporsi a gesti che offendono la memoria e i valori della Resistenza. Secondo le sue volontà, non saranno celebrati i funerali. Ieri pomeriggio a partire dalle 16 molti amici si sono recati all’obitorio di Massa per un ultimo saluto a Cesare; anche se, come espresso da Sinistra Italiana, nei prossimi giorni sarà organizzata un’iniziativa per ricordarlo.
C,D,M.