Fuoco divampa in una villa a Carrara: paura e strada chiusa per ore
Distrutta la mansarda, due piani sono inagibili: le ipotesi sulle cause delle fiamme
CARRARA. Prima arriva l’autoscala dal distaccamento “della Covetta”. Poi giunge anche l’autobotte – di rinforzo – da Massa. Parliamo dei mezzi in dotazione ai vigili del fuoco che ieri hanno lavorato per ore ai piedi della collina di Monteverde dove ci sono stati attimi di grande paura per fiamme che si sono sprigionate dal “sottotetto” di una villa che poi ha devastato la mansarda.
L’allarme
Siamo ai primi numeri civici di via Cassola, la strada che all’altezza della Gildona corre parallelamente al viale XX Settembre e conduce fino al Ponte di Anderlino, dell’ex Ferrovia marmifera. Qui c’è una delle tante ville indipendenti. Ed è da qui che tra le 8,15 e le 8,30 di sabato 5 aprile suona il campanello d’allarme: sono i proprietari a chiamare i vigili del fuoco perché dal sottotetto sono “sprizzate via” fiamme.
L’arrivo dei soccorsi
Dal distaccamento della Covetta i vigili del fuoco irrompono in via Cassola con un’autoscala. L’incendio non è cosa da poco, tant’è che nel giro di breve arriva – di supporto – anche un’auto-botte partita dal quartier generale dei vigili del fuoco di Massa.
Dove
Con il braccio che si allunga si raggiunge il sottotetto: è la mansarda che sta andando a fuoco: si tratta di un locale di circa 50 metri quadrati per due appartamenti-gemelli. Intanto chi abita in via Cassola, nelle vicinanze della villa, ha visto il fumo nero e un grande trambusto. Sale l’adrenalina tra i residenti della strada ai piedi delle colline: il dispiegamento dei mezzi dei vigili del fuoco fa supporre che non sia così semplice domare le fiamme. L’intervento infatti si rivela complicato: le operazioni di spegnimento delle fiamme sono rese difficili dalla strada – via Cassola – che è molto stretta e i mezzi dei vigili del fuoco sono bisonti della strada e necessitano di spazi di manovra per la loro operatività.
Traffico bloccato
E così si decide per la chiusura della strada che resta a lungo off limits alle automobili. Interviene anche la Polizia locale. Il disagio si ripercuote soprattutto sui residenti ma nessuno ha di che lamentarsi vista l’emergenza.
Si cerca la causa
Le fiamme mandano in cenere tutto ciò che c’è in mansarda, raggiungono anche la scala di accesso, ma – fortunatamente – non si registrano persone intossicate. Il secondo e il terzo piano della villa sono stati dichiarati inagibili ma la famiglia – tre le persone che erano in casa ieri mattina – possono ugualmente abitarci. Resta da capire che cosa abbia innescato l’incendio, che cosa sia accaduto nel sottotetto. La causa dolosa, dall’esterno, viene esclusa. Resta l’ipotesi di un corto circuito elettrico per effetto del quale si è sprigionata una scintilla: un passaggio di corrente ad alta intensità, quindi la fiammata; il fuoco potrebbe essere partito, a quanto sembra, dal sottotetto di perlinato, materiale utilizzato sia per la copertura delle pareti ma anche nelle fasi di realizzazione dei controsoffitti.