Carrara, paura all'alba nel condominio: famiglie in fuga. Il mistero sull'innesco
Due gli appartamenti coinvolti, una famiglia è fuori casa, si indagano le cause
CARRARA. L’alba del nuovo anno inizia con le urla di un giovane: è un allarme il suo. «Uscite, uscite, brucia tutto». C’è una dozzina di famiglie in fuga da un incendio divampato all’improvviso; poco dopo i vigili del fuoco si arrampicheranno sulla facciata di un condominio di via Muttini, a Marina. Non ci sono feriti e neppure intossicati: fortunatamente; ma c’è un appartamento inagibile – quindi padre, madre e due figlie minorenni fuori casa – tanti danni di cui stimare l’entità, i brividi che corrono ancora lungo la schiena e il mistero su cosa sia stato l’innesco del fuoco.
Parte l’Sos
Ore 5, 30 del 1° gennaio, siamo in via Muttini, in un condominio di 36 appartamenti: molti abitati solo d’estate, sei per 12 mesi all’anno e agli sei circa per le feste natalizie. Valentina Grassi sta dormendo nell’appartamento al sesto piano, di proprietà della suocera Marisa Simonelli, che vive al piano sottostante: è con il marito Fabrizio Maracci, le figlie, di 16 e 13 anni, il cagnolino. «Ho sentito un botto, mi sono svegliata di soprassalto – racconta – e mi sono detta: “Possibile che Massimo (il giovane che vive al piano di sopra, ndr) stia ancora festeggiando così? ” ». Non era Massimo. «Mi sembrava – continua – che qualcosa fosse scoppiato vicinissimo, quasi in casa». Dalla camera da letto arriva in salotto. E vede il terrazzo in fiamme: «Erano altissime sulla parte destra – descrive – e ho subito avvertito un odore insopportabile»; sono i miasmi che si stanno sprigionando dai parapetti del balcone che sono in plexiglass. Che devastazione, si sta sciogliendo tutto: il fuoco avvolge la lavatrice, i mobili-ripostiglio dove ci sono le scarpe estive e bombolette-spray (altamente infiammabili, si sa) per i vari usi domestici. E ora minaccia il salotto.
Al piano di sotto
Nel frattempo anche la suocera Marisa, nell’appartamento al quinto piano, ha sentito quel botto. Si era appisolata sul divano, che è spostato di poco rispetto alla porta della terrazza: ha il fuoco alle sue spalle ma non se n’è ancora resa conto. «Mi sono svegliata – dice – e non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, sentivo dei rumori forti, ho pensato che qualcuno si stesse sentendo male». Poi anche lei vede le fiamme sul balcone.
La fuga
«Ho acchiappato il cane e siamo corsi via», dice la mamma. Le due famiglie scappano dagli appartamenti. Si lanciano sulle scale, urlano per svegliare gli altri condomini affinché possano mettersi in salvo. È una corsa senza fiato giù dalle rampe. «E intanto sentivo qualcuno che da fuori gridava: “Uscite, uscite”», era un giovane che passava da lì». All’alba, l’immagine di quel terrazzo “rosso” con le lingue di fuoco che crescono e strabordano è spaventevole per chi guarda dalla strada, come mostreranno le foto.
La telefonata
Valentina invia una chiamata ai vigili del fuoco. «Ha risposto la centrale di Firenze, mi hanno passato quella di Massa, sembravano minuti interminabili». E intanto il fuoco procede: le famiglie lo guardano dal cortile, da sotto in su. Intanto ha preso fuoco anche il parapetto del terrazzo dell’appartamento al primo piano, “sbalzato” rispetto agli altri balconi, è più esposto alla caduta di pezzi di plexiglass che si struggono infiammati; si pensa subito all’anziano condomino che vive solo, ma è in salvo anche lui.
Dai veterinari
È il momento più duro per la famiglia Maracci: il loro appartamento sta bruciando e, nel cortile, attendono l’arrivo dei vigili del fuoco. «Siamo stati accolti ed ospitati dai veterinari della Clinica del marmo», in servizio 24 ore su 24 e soprattutto in una serata come San Silvestro in cui tutto può accadere.
L’operazione
Arrivano i vigili del fuoco. La prima a giungere è una squadra del distaccamento di Carrara-Covetta: al lavoro ci sono cinque uomini con un’autopompa a serbatoio; poi da Massa arriva l’autoscala. Le fiamme impensieriscono e, ancora, da Massa approda una botte – ottomila litri di acqua – con due vigili del fuoco e un’altra squadra completa. Per spegnere l’incendio sono 15 i vigili del fuoco.
Fuori casa
Alla fine le fiamme sono riuscite ad entrare nel salotto dell’appartamento al sesto piano: il soffitto intorno alla finestra e il muro accanto a un termosifone sono tutti anneriti. L’appartamento è stato dichiarato inagibile. Valentina con il marito e le figli sono dunque fuori casa: i genitori saranno ospitati da parenti e le figlie dalla nonna materna.
Le ipotesi
Sarà una relazione dei vigili del fuoco a individuare quale sia stato l’innesco. Certo è che è venuto da fuori: dal terrazzo. Potrebbe essersi trattato di un corto circuito a un addobbo natalizio – ma l’albero di Natale sarebbe stato in casa – o di un razzo sparato chissà da dove anche se l’orario (le 5, 30 della mattina) pare strano: tutto è però possibile.