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Massa, sostituite due valvole senza aprire il torace: all’Ospedale del Cuore primo intervento in Europa


	Lo staff dell'Ospedale del cuore
Lo staff dell'Ospedale del cuore

Applicata su due pazienti una tecnica innovativa. Il dottor Marco Solinas: «Si apre una nuova frontiera della cardiochirurgia»

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MASSA. Monasterio ai vertici in Europa: all’Ospedale del Cuore di Massa sostituite due valvole cardiache in un’unica seduta operatoria e senza aprire il torace. Una tipologia di intervento definita ibrida perché prevede l'applicazione di tecniche sia transcatetere (attraverso i vasi sanguigni), sia endoscopiche (mini invasive).ù

L’intervento

Tipologia mai documentata prima in Europa, e applicata in Monasterio, con esiti positivi, su due pazienti. Entrambi presentavano problemi importanti a due valvole cardiache, la aortica e la mitrale, con effetti pesanti sulla qualità di vita. Per il complessivo quadro clinico, sottoporre i pazienti ad interventi con tecniche cardiochirurgiche standard, con apertura dello sterno e tempi operatori più lunghi, avrebbe comportato un rischio troppo elevato.

I medici dell’Ospedale del Cuore di Monasterio, a Massa, hanno quindi deciso di sottoporre entrambi i pazienti ad intervento ibrido, senza apertura dello sterno, abbattendo il rischio operatorio e favorendo un più rapido recupero funzionale del paziente.

A rendere possibili gli interventi, «la competenza dei professionisti e l’elevato contenuto tecnologico del nuovo blocco operatorio dell’Ospedale del Cuore e della sua sala chirurgica ibrida», spiegano dall’ospedale.

Lo staff

Ad eseguire gli interventi è stato il team guidato dal dottor Marco Solinas, direttore della Cardiochirurgia Adulti e composto dallo stesso Solinas, dai cardiochirurghi Tommaso Gasbarri e Silvia Di Sibio e dai cardiologi interventisti Anees Ali Ahmed Al Jabri e dottor Marcello Ravani. 

L’importanza

«È stata aperta una porta sul futuro della cardiochirurgia - sono le parole del dottor Marco Solinas, direttore della Cardiochirurgia Adulti -  con una sempre più stretta integrazione tra  procedure endoscopiche e transcatetere. Questi due interventi, primi in Europa, confermano la capacità di Monasterio di offrire risposte di cura “progettate” in base alle caratteristiche uniche di ogni paziente. I due interventi hanno ridotto l’impatto chirurgico, garantito un rapido  recupero funzionale e offerto una risposta reale in termini di qualità di vita. La dotazione tecnologica di Monasterio, accompagnata dalla professionalità e competenza di tutta l’equipe, hanno fatto la  differenza». 

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