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Massa, il Malaspina è chiuso e i turisti sono costretti a tornare indietro

di Ivan Zambelli
Massa, il Malaspina è chiuso e i turisti sono costretti a tornare indietro

La struttura doveva essere aperta il pomeriggio

16 settembre 2023
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MASSA. Un imprevisto perché il responsabile all’apertura del castello Malaspina ha avuto un problema personale poco prima del servizio, ma un dispiacere per alcuni visitatori che giovedì pomeriggio hanno trovato i cancelli chiusi, e dopo un’ora di attesa hanno rinunciato alla visita. Persone provenienti da Firenze e La Spezia, alcune anche anziane, che avrebbero voluto visitare il castello Malaspina. Salvo trovarlo chiuso.

A raccontare la vicenda su Facebook è la professoressa Daniela Catani, residente di Massa, che stava accompagnando alcuni amici nella visita. Lei racconta di aver chiamato il giorno precedente gli uffici comunali, per avere conferma degli orari di apertura pomeridiana: dalle 17,30 alle 19,30, tutti i giorni tranne il lunedì. Quindi giovedì, insieme ad un gruppo di amici anche in là con gli anni (lei ne ha 81) sono saliti a piedi dalla piastronata che da piazza Mercurio porta alla Rocca, e da lì al castello. E già in questo frangente notava della sporcizia qua e là: mozziconi di sigarette, carte e bottiglie. Non certo un bel biglietto da visita. Arrivati ai cancelli, «erano le 17,20 e in attesa dell’apertura ho raccontato loro la storia di Massa e le varie vicissitudini del castello». Ebbene, arrivano le 17,40 e i cancelli sono ancora chiusi. Continua a raccontare la storia del castello, descrivendone le varie parti, le epoche a cui risalgono. A quel punto richiama gli uffici comunali, che riconosce «fanno di tutto per aiutarmi chiamando i responsabili dell’apertura. Dopo 10 minuti mi contattano dicendo che c’è stato un qui pro quo». Oltre a loro c’era un’altra coppia, e insieme decidono di attendere. Ma passata un’ora, «alle 18, 45 delusi e arrabbiati decidiamo di scendere».

Arrivati poi alla chiesa del Carmine incrociano un'auto, con a bordo la persona che avrebbe poi aperto il castello. «Rifiutiamo di risalire», racconta la signora, «perché stanchissimi dopo oltre un’ora di attesa, e poi perché l’imbrunire avrebbe impedito una buona visita». Morale della “visita”: «Il castello non l’abbiamo visto, ma la sporcizia come cartacce, cicche di sigarette e bottiglie, quelle sì. Grazie ai responsabili per accogliere così bene i turisti che giustamente indignati chissà come parleranno di Massa», conclude la signora dicendo di essere poi stata contattata da un dipendente comunale che, «indignato come me, ha detto di aver parlato con l’assessore e inviato una mail di protesta. Ma ciò non sminuisce la gravità dell’accaduto». L’apertura e chiusura del castello è affidata alla cooperativa Earth Scarl, che contattata riguardo questa vicenda fa sapere che l’operatore poco prima dell’apertura ha avuto un problema, e quindi dato l'imprevisto hanno dovuto trovare un sostituto all’ultimo momento. «Si è trattato di un piccolo incidente», commenta il presidente della Earth Ugo Ugolini, «peraltro risolto subito». O comunque dopo un’ora.
 

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