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Massa, in via Bastione c’è ottimismo: «Ecco come ce l’abbiamo fatta»

di Camilla Di Maria
Massa, in via Bastione c’è ottimismo: «Ecco come ce l’abbiamo fatta»

La storica via dello shopping è cambiata. Ma tanti negozi hanno resistito alla crisi

26 febbraio 2023
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MASSA. Via Bastione, la storica via dello shopping cittadino, in questi anni, ne ha viste tante: chiusure di negozi e catene, traslochi, nuove aperture. Al di là di tutto, c’è chi resiste: alcuni negozi storici, grazie alla loro capacità di adattarsi alle oscillazioni del mercato e alle nuove esigenze, sono riusciti a sopravvivere alla prova del tempo e continuano a offrire i loro servizi.

Inizia il viaggio

Si parte con la gioielleria Ferrari di Gianni Ferrari, aperto dal 1949, 74 anni di attività. Poco più avanti c’è il negozio Oleggini che registra 20 anni al pubblico. Proseguendo per via Bastione si arriva allo storico Caffè Teatro che ha riaperto dopo tanti anni. E sono 35 anni di attività anche per la pizzeria Victoria di Oliviero Ricci, che ha raccontato la ricetta della sua longevità.

Vi dico il mio segreto

«Al primo posto c’è la voglia di restare aperti e la buona volontà – dice il titolare – Oltre alla forza di rimanere in quattro mura dalla mattina alla sera». Anche Ricci ha notato dei cambiamenti: «Rispetto al passato c’è meno movimento, ma questo non succede solo a Massa». Si prosegue con il negozio di giocattoli, Il cavallino a dondolo, di Elisabetta Zanetti, presidente del Centro commerciale naturale di Massa, aperto dal 2015.

Eppur si muove

«Da quando ha riaperto il Teatro c’è più di movimento – nota – Negli anni ci sono state molte chiusure, ma adesso si sta ripopolando. Ci vorrebbe qualche accorgimento in più, sopratutto in piazza Bertagnini. Sono però, sono fiduciosa». Di fianco a lei non passa inosservato il nuovo negozio di abbigliamento Den. Parallelamente allo store si trova il negozio Bianchini: «La nostra attività è aperta da più di 60 anni – dice Serena Molini – Ci sono stati cambiamenti di clientela e di modalità di vendita; in generale, però, il cliente sa cosa vuole e si aspetta di trovare un determinato servizio, che noi offriamo».

Cinque testimoni passati

Giunto ormai alla quinta generazione, con 167 anni nel commercio, è il negozio di calzature Vené: «Tanta pazienza, volontà di lavorare e sacrificio, sono gli ingredienti principali – dice Massimo Vené – Oggi c’è meno richiesta e più offerta online; ma sta tornando la voglia di acquistare nei negozi fisici». Inaugurato il 12 ottobre 1986 il negozio Gheri Gherardi ha raggiunto 37 anni di attività grazie alla passione e alla costante ricerca: «Ci sono stati grandi cambiamenti nel commercio – sostiene Gherardi – Le persone consumano meno ed è sparita la fascia media».

Il titolo

Tutti questi negozi contano anni di storia e duro lavoro, tanto che alcuni potrebbero diventare anche botteghe storiche, titolo pensato per valorizzare il piccolo commercio mediante uno specifico riconoscimento a quelle attività che hanno rappresentato e continuano a rappresentare un elemento qualificante e distintivo della tradizione locale. «C’è grande volontà di riconoscere questo titolo, anche da parte dei cittadini – dice l’assessore al commercio Paolo Balloni – E c’è orgoglio e desiderio di diventare botteghe storiche. Questo titolo dà anche vantaggi, come la possibilità di chiedere un contributo, in deroga alla necessità di adeguamento prevista dal regolamento; e, lo stiamo introducendo, un’agevolazione sul 50% della Tari.

Come ottenerlo

L’assessore spiega le modalità per ricevere il titolo: l’interessato deve fare richiesta, non è un riconoscimento d’ufficio; c’è il riconoscimento per anzianità o il riconoscimento per pregio; nel primo caso è necessaria un’attività superiore ai 40 anni all’interno dello stesso locale; altrimenti, si può ottenere il titolo di bottega storica là dove l’attività sia svolta in locali riconosciuti pregiati da una commissione di architetti nominata dal Comune.
 

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