Il Tirreno

Prova di scarsa solidarietà alle cave

Ritardi per il turista disabile, e in quattro non pagano il tour

Alessandra Vivoli
Ritardi per il turista disabile, e in quattro non pagano il tour

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CARRARA. Un tour nel cuore delle cave. Uno scenario suggestivo, da vivere a stretto contatto con la natura, con i mezzi utilizzati da chi alle cave ci lavora ogni giorno.

Per raccontare quanto accaduto nei giorni scorsi, alla Cave di Marmo Tours bisogna partire da qui: dalla possibilità offerta anche a chi ha disabilità di essere protagonista di un viaggio speciale nel cuore delle Apuane.

Ma è bastato un ritardo di venti minuti per fare scattare la protesta di quattro turisti italiani che hanno deciso di non pagare il tour agli organizzatori.

A raccontare questa brutta pagina di non solidarietà è con un lungo post, pieno di amarezza su Facebook, è Gabriele Giuntoni, il patron di Cave di Marmo Tours che ha raccontato questo episodio anche al Tirreno.

«Il turismo alle cave quest’anno è ripartito, e nei giorni scorsi avevamo parecchie persone che avevano prenotato la visita in 4x4 nelle cave – racconta Giuntoni – Avevamo nove statunitensi, quattro tedeschi, otto turisti dal Belgio, otto francesi e quattro italiani. La famiglia dei nove americani aveva un signore tetraplegico; le operazioni per spostare il signore dal loro veicolo attrezzato all’uopo ad uno dei nostriLand Rover Defender è costato sudore e tempo ma, finalmente, siamo riusciti nell’intento e siamo partiti».

Insomma, così sembrava, tutto è bene quel che finisce bene.

«La visita è stata svolta come da programma senza omettere nulla di quanto previsto dal programma – continua Giuntoni – ma alla fine del tour, il gruppo dei quattro turisti italiani si sono rifiutati di pagare».

E qui arriva la brutta sorpresa. Di fronte alla domande di Giuntoni del perché, visto che il viaggio era andato per il meglio, non volessero pagare quanto preventivato al momento della salita alle cave, il gruppetto di quattro turisti hanno risposto che «Non avrebbero pagato un euro, perché ervamo partiti con 22 minuti di ritardo». Questa la risposta che si è sentito dare il patron del Cave di Marmo Tours. «L’amarezza è grande: non ganno voluto pagare quanto pattuito, solo perché ervamo un po’ in ritardo per aver disperatamente provato a far partecipare al tour un signore tetraplegico».


 

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