Il capolavoro di Lorenzo alla racchetta: un selfie, la chiamata e le lacrime di gioia
Musetti è il terzo italiano più giovane a vincere un titolo Atp. L’emozione di coach Tartarini e della famiglia: «Una settimana pazzesca»
CARRARA. Ci sono le lacrime del coach, quelle di gioia della famiglia, le sue parole emozionato. C’è una telefonata che fa subito dopo i ringraziamenti a nonna Maria: una video-chiamata con la famiglia, papà Francesco e mamma Sabrina e gli amici di sempre, con tanto di selfie tutti insieme. Il papà al mare - per scaramanzia e tensione -, nonna e mamma davanti alla televisione. Gli amici collegati. Poi i complimenti che fioccano nel post-match: dalla politica agli addetti ai lavori, passando per gli appassionati e la sua città. Il tutto mentre per Lorenzo Musetti, 20 anni compiuti a marzo, da poche ore alla posizione numero 31 del ranking Atp dopo la vittoria di Amburgo, la testa è già a Umago e lo dice subito ai microfoni di Sky d’altronde: «Sono contento, il giorno dopo si realizza meglio la bellissima settimana fatta e l’impresa: una battaglia contro un grande amico, non è stato facile, ma sto rivivendo tutte le emozioni. Ma si ricomincia con un altro torneo». E ha aggiunto: «Spero vivamente in futuro di giocare altre battaglie con lui, così come con Jannik Sinner e anche Matteo Berrettini». Poi la riflessione: «Il tennis come la vita è fatto di alti e bassi, ovvio che un campione e un giocatore già formato riesce ad avere un rendimento più costante. Io ho sempre avuto ottimi risultati, ma a fasi alterne, questa settimana mi sento di aver fatto uno scatto in più altrimenti non avrei vinto la finale per come si era complicata».
Il papà e i big
Chi conosce bene il tennis e Lorenzo è sulla stessa lunghezza d’onda: «Si rimane sempre stupiti, ogni volta, anche se cerchiamo sempre di rimanere pacati e con un profilo basso. Però ho visto un altro Lorenzo, capace di voltare pagina e che è riuscito a vincere un match incredibile. L’ho visto in tarda serata, non riesco a vederlo dal vivo, come fanno la mamma e la nonna. Ho ingannato l’attesa al mare, poi mi hanno buttato in acqua gli amici e ho capito che cosa avesse appena fatto Lori», rivela papà Francesco Musetti. E allora mentre Musetti è in viaggio dalla Germania alla Croazia arrivano le parole, i complimenti, più di un semplice endorsement, di uno dei big del tennis azzurro (leggi Nicola Pietrangeli), ma non solo. Poi quelle della politica. Dal presidente della Regione Eugenio Giani a palazzo civico con la sindaca Serena Arrighi e l’assessora allo sport Lara Benfatto: «Siamo orgogliosi che due giovani con queste capacità rappresentino Carrara in tutto il mondo ed esportino i sani valori dello sport a tutte le nuove generazioni», dicono su Lorenzo ed Emmanuel Ihemej; poi, tra gli altri, anche i complimenti di Cosimo Maria Ferri e Deborah Bergamini.
Il suo coach
Grande soddisfazione ovviamente per Simone Tartarini, coach di Musetti, ancora emozionato per il risultato del suo atleta. «Per Lorenzo è stata una settimana pazzesca - ha commentato l’allenatore -. In finale ha disputato una gara pefetta, sia tatticamente, che tecnicamente. Lorenzo è stato concentrato, sapendo di essere ad affrontare uno degli avversari più bravi al mondo».
C’è stato un momento clou del match, chiediamo. «Lorenzo è stato bravissimo quando è riuscito ad andare al terzo set - ha risposto -. Lì il gioco poteva rivelarsi più complicato. Lui invece ci ha creduto e ha portato a casa il risultato finale». Nonostante la grande vittoria, il coach non ha messo da parte la concentrazione, cercando fin da subito di focalizzare l’attenzione in un’ottica di costante miglioramento: «Lorenzo sta bene. Era molto preparato e ha affrontato le ultime partite in forma. Ciò su cui deve lavorare sono gli aspetti mentali ed emotivi. Quando troverà una maggior stabilità anche in quell’ambito, le cose andranno ancora meglio. A ogni modo, ora godiamoci questa vittoria». E aggiunge: «Cosa ci siamo detti subito dopo? Sicuramente gli ho fatto le mie congratulazioni. L’emozione è stata davvero tanta. A freddo poi abbiamo parlato ed evidenziato che il difficile arriverà ora. Sarà necessario, per Lorenzo, prendere spunto da questa settimana, analizzando le motivazioni che gli hanno permesso di portare a casa queste partite, compresa l’attitudine a rimanere lì anche nei momenti difficili. A volte può capitargli di perdere la pazienza, per cui sarà sempre più importante lavorare su quelle situazioni che gli hanno dato questa vittoria, attivando quei meccanismi mentali ed emotivi che lo renderanno ancora più forte», ha concluso.
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