Il Tirreno

L'operazione dei carabinieri

Carrara, rapina stile "Arancia Meccanica": l'autore torna in carcere

I carabinieri in azione nel centro storico di Carrara
I carabinieri in azione nel centro storico di Carrara

L’uomo, oggi cinquantenne, con vari precedenti penali alle spalle, aveva scontato la pena in carcere per un periodo, poi era tornato in libertà: nei mesi scorsi la condanna definitiva

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CARRARA. I carabinieri hanno dato esecuzione a un ordine di cattura emesso nei confronti di un pregiudicato di Massa che deve finire di scontare una condanna a più di quattro anni di carcere per una violenta rapina commessa ai danni di una donna. La vittima, a novembre del 2019, in piena notte, aveva vissuto momenti di puro terrore in balia di uno sconosciuto che si era introdotto nell’abitazione e l’aveva picchiata per portarle via il telefonino e il portafoglio.

A quel punto erano partite le indagini dei carabinieri della compagnia di Carrara al comando del maggiore Cristiano Marella. Gli uomini dell’arma, durante il sopralluogo nel monolocale dove era avvenuta la rapina, in pieno centro storico, si erano trovati davanti una scena in stile “Arancia Meccanica”, con abbondanti tracce di sangue ancora presenti sul pavimento, sul letto e nel bagno, dove la donna aveva cercato in qualche modo di tamponare la profonda ferita alla testa, come ha raccontato lei stessa nella denuncia.

Dopo circa un mese di indagini serrate, i carabinieri erano riusciti a “inchiodare” il responsabile, utilizzando per le ricerche anche un identikit creato dagli investigatori del nucleo operativo, sulla scorta della descrizione fornita dalla vittima. L’uomo, oggi cinquantenne, con vari precedenti penali alle spalle, era stato poi rintracciato e arrestato a Massa con l’accusa di rapina aggravata e violazione di domicilio, poi dopo aver scontato alcuni mesi di carcere era tornato in libertà. Con una sentenza diventata definitiva a marzo dell’anno scorso è stato condannato dal tribunale di Massa a quattro anni e quattro mesi di carcere. Nei giorni scorsi è arrivato ai carabinieri di Carrara l’ordine di cattura firmato dal procuratore capo Piero Capizzoto, con il quale è stato stabilito che il cinquantenne, dovrà scontare dietro le sbarre il resto della pena, all’incirca tre anni e sette mesi. Il pregiudicato è stato quindi rintracciato a Massa, dove ha ricevuto da una pattuglia dell’arma la notifica del provvedimento, dopo di che è stato trasferito in carcere.

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