Il Tirreno

Dieci buoni motivi per salvare il 2021 e continuare a sperare

Valentina Landucci
Dieci buoni motivi per salvare il 2021 e continuare a sperare

I vaccini, gli abbracci ritrovati con gli anziani ricoverati in rsa, ma anche l’economia che ha ripreso a crescere e i successi degli sportivi che ci hanno fatto sognare 

31 dicembre 2021
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il bilancio

È abitudine di molti organi di informazione cogliere l’occasione dell’ultimo giorno dell’anno per ri-raccontare con immagini e storie come abbiamo vissuto gli ultimi 12 mesi: c’è chi pubblica le foto più belle, chi i principali fatti di cronaca, chi dedica spazio ai personaggi e alle loro imprese. Diciamocelo: il 2021 in provincia di Massa Carrara, e non solo qui, da questo punto di vista è stato generoso di fatti di cronaca rilevantissimi – inchieste, processi, incidenti anche gravi o peggio mortali – e di delusioni. In proposito il 31 dicembre del 2020 il Tirreno usciva in edicola con una speciale controcopertina con su scritto “L’alba della speranza”. Le cronache di questi giorni dimostrano che non tutto è andato bene. Eppure c’è anche un modo diverso di raccontare questo 2021. La speranza in un cambiamento in positivo non è stata mal riposta. E sui grandi temi come sui piccoli fatti i cronaca non è stato un anno da buttare. Ecco allora una carrellata di buoni motivi per i quali salvare l’anno appena trascorso e, sì, continuare a sperare in un 2022 migliore.

Torniamo alle pagine del Tirreno. La protagonista sul primo numero dell’anno in edicola si chiamava Maria Martinelli. 106 anni, pontremolese. Una nonna da record uscita indenne dall’epidemia di spagnola del 1920 e tra i primissimi anziani ospiti di rsa vaccinati contro il Covid. Poche settimane dopo, grazie a barriere trasparenti e tanta buona volontà proprio gli anziani nelle strutture sanitarie sono tornati a riabbracciare i propri cari come ha potuto fare a fine febbraio Paolo Micheli che al Regina Elena, protetto da un telo di plastica, ha stretto a se mamma Tilde Grassi di 94 anni. Tra le storie di speranza legate al dramma della pandemia anche quella di mamma Cinzia, che aveva lanciato un appello pubblico per riuscire a vaccinarsi e proteggere così il proprio figlio disabile dal contagio: il suo appello era stato accolto da un nonno speciale Giovanni Giancarlo Dell’Amico, imprenditore novantunenne, che era pronto a donare alla donna il proprio vaccino. E in questa serie di “buone notizie” c’è anche l’apertura dell’hub vaccinale a CarraraFiere, uno dei più efficienti sul territorio regionale grazie al quale la campagna anti Covid è finalmente decollata.

Ma non c’è solo la sanità. L’emergenza pandemica ha significato crisi economiche, perdita del lavoro e povertà. Da questo punto di vista il 2021 è stato certo un anno difficile, ma anche un anno di grandissimi esempi di solidarietà e ripartenze. Ci sono il ritorno al bar e ai ristoranti e la ripresa dei principali settori dell’economia come riferiscono i dati dell’Isr della Camera di Commercio di Massa Carrara. Il marmo apuano ha confermato la propria forza sui mercati internazionali e insieme ha richiamato a Carrara i maggiori marchi della moda nazionale e internazionale confermandosi “valore aggiunto”, pur nella non semplice (e durissima anche nel 2021) battaglia tra chi scava la montagna e chi vorrebbe chiudere le cave. Ma è stato anche l’anno della nautica con una lunga serie di traguardi centrati dalla maggiore (per fatturati e non solo) azienda apuana del settore: The Italian Sea Group. La società di Giovanni Costantino è entrata in borsa, ha inaugurato nuovi spazi produttivi, assunto nuovi addetti e allargato i propri orizzonti con l’acquisizione di un altro prestigioso marchio, Perini Navi.

Infine è stato un anno di ripartenze e successi anche per gli eventi, di spettacolo e di sport. Indimenticabile la magia portata dal Maggio Fiorentino diretto da Zubin Mehta in piazza Aranci a Massa. Enorme l’emozione del ritorno allo stadio per i tifosi della Carrarese. È stato poi l’anno d’oro dell’Apuania Carrara Tennistavolo. I fantastici quattro della serie A1 hanno vinto tutto quello che si poteva vincere: Campionato, Coppa Italia, Supercoppa. La provincia ha poi festeggiato la vittoria degli azzurri di Mancini in Europa. Ma qui c’era un motivo in più per celebrare il trionfo, che è stato anche “apuano” grazie a Federico Bernardeschi che poche ore dopo aver alzato la coppa si è sposato nella sa città. Ci fermiamo qui. Ma l’elenco dei buoni motivi per salvare il 2021 e continuare a sperare è sicuramente più lungo e, per ciascun lettore, certamente costellato di ciò che di buono l’anno che va a concludersi ha portato in ogni famiglia.



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