Una maxi gatta spunta in piazza a Carrara. È l’arte interattiva di Bastet
Un progetto di arte urbana dello scultore Umit Turgay Durgun irrompe proprio nel cuore della città. A inizio dicembre l’opera partirà per la Florida
CARRARA. Una gatta, di millenaria memoria egiziana, che ascolta ed interagisce con chiunque voglia dedicare e trascorrere del tempo insieme a lei. Il progetto di arte urbana di relazione “Bastet” di Umit Turgay Durgun, a cura di Filippo Rolla, irrompe in piazza Battisti, con una maxi installazione scultorea. « Umit mi racconta – spiega il curatore Filippo Rolla – che questa scultura è come se fosse un sarcofago, in attesa del suo corpo animato e continua dicendomi che è una scultura interattiva: deve interagire con le persone perché è stata concepita per questo motivo, può anche esser semplicemente guardata, ma raggiunge il suo scopo, la sua finalità quando si entra, fisicamente, dentro di lei. E quando siamo dentro, è come se perdessimo le nostre coordinate spazio-temporali per rinascere insieme a lei in un altro scenario. È proprio in quel momento, quando siamo all’interno di Bastet, quel gatto che si trasforma in sarcofago, che la scultura è completa, perché tu, mi rivela Umit con un sorriso negli occhi, anima e corpo sei entrato nel tuo sarcofago per riprenderti e vivere ciò che ti appartiene».
Una installazione e una grande mission. Un’occasione che permette una nuova vita, un continuum, visibile nel tempo e nello spazio, un ritorno alla vita che può esser colta con l’occhio interiore ed ascoltata col cuore. «Infatti – spiega Rolla – sta a noi riconoscerla e viverla come verità, come momento presente che ci orienta verso un futuro per un rinnovamento intimo che prende forma ed vitalità. I primi di dicembre Bastet prenderà il volo per la Florida, destinazione Orlando, nel prestigioso Orange County Administration Center, e sicuramente incontrerà persone curiose ed un ambiente ospitale che, come ha incontrato a Carrara ed Istanbul, durante la sua permanenza al museo di arte contemporanea Elgiz Museum, dialogheranno con lui e tutto questo avrà luogo perché la curiosità dell’essere umano, nel bene e nel male, se si traduce nel porsi una o più domande, allora lì, può senz'altro nascere un pensiero filosofico da cui ci si orienta verso un prendersi cura di sé.
L’artista-scultore Umit Turgay Durgun ed il curatore Filippo Rolla ringraziano per il Patrocinio concesso: il Comune di Carrara, l’Accademia di Belle Arti di Carrara, la Fondazione Arkad e lo Studio Artco di Seravezza mentre per il contributo concesso: il Museo di Arte Contemporanea Elgiz Museum (Istanbul - Turchia), Orange County Administration Center (Orlando - Florida) l’Associazione Animosi per la cultura e Dickens Fellowship - filiale di Carrara .
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