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la serie in onda su dmax 

Il Cai contro “Uomini di pietra” «Così esaltate la distruzione»

Il Cai contro “Uomini di pietra” «Così esaltate la distruzione»

03 gennaio 2021
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massa. Il 19 di Novembre è cominciata una serie televisiva sul canale digitale Dmax intitolata “Uomini di pietra” sostenuta da Trentino Film Commission e promossa da Toscana Film Commission. Il prodotto però non ha trovato il gradimento degli alpinisti del Tam Cai di Massa.

L’associazione critica l’approccio tenuto nel racconto: «In questa prima puntata la narrazione del lavoro in cava si è basata su tre punti: la montagna pericolosa, quasi a giustificare l’accanimento contro di essa; la lotta contro la natura, che ricorda approcci datati che la comunità internazionale oramai condanna senza possibilità di appello; le esigenze del mercato che va sopra a tutto, ricordando il Leviatano di Hobbes. Su questi tre assi abbiamo assistito a 46 minuti di distruzione della montagna, di una montagna che è pericolosa, di una natura, “matrigna”, cattiva al punto da non far rispettare gli impegni con i clienti (arabi, cinesi, inglesi e tutti palazzi lussuosi, zero arte per intenderci). Perché bisogna soddisfare i clienti».

«La Trentino Film Commission - continuano - ha lanciato l’iniziativa “Green Film” per stimolare la riduzione degli impatti ambientali delle produzioni cinematografiche: “ al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale” cita il vostro disciplinare. In questa produzione “Uomini di pietra”, che voi sostenete, esaltate un’attività estrattiva che inquina un ambiente unico come le Alpi Apuane. Vi sarebbe bastato leggere qualche relazione dell’agenzia regionale per l’ambiente della Toscana per appurare questa nostra affermazione. Vi sarebbe bastato, da esperti in filmografia, guardare il film “Antropocene” che narra dei maggiori disastri ambientali mondiali e uno di questi disastri è, appunto, l’escavazione del marmo in Apuane. Vi chiediamo quindi come potete far convivere nei vostri obiettivi, la sponsorizzazione di una serie televisiva che narra della distruzione della montagna (in parte dentro i confini del Parco Regionale) e l’iniziativa “Green film”».

«Per questo riteniamo veramente inopportuno sia il sostegno come Trentino Film Commission, cioè Provincia Autonoma di Trento, che la promozione sul sito di Toscana Film Commission, alla produzione “Uomini di Pietra”», concludono. —

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