Cave, all’orizzonte nuove sospensioni. Il sindaco: l’occupazione sarà tutelata
Mallegni (Fi): col nuovo piano regionale centinaia di famiglie a casa
CARRARA. Cave: dall’allarme di Massimo Mallegni, il senatore di Forza Italia, lanciato direttamente dal monte alle rassicurazioni (sul tema occupazione) del sindaco Francesco De Pasquale. Nel mezzo la spada di Damocle di nuove sospensioni delle concessioni (e della lavorazione) all’orizzonte legate alla legge 58 bis. Questi, ma anche il destino della vetta di Bettogli, sono i temi che agitano il sistema marmo, in un momento che sembra particolarmente particolare per il settore.
L’allarme di Mallegni
«Forza Italia voterà contro il piano regionale cave perché noi siamo a favore del lavoro e delle imprese. E spero che anche il Pd faccia lo stesso. Ma dove è finita la sinistra che tutelava i lavoratori?».
È quanto ha detto in una diretta Facebook, Massimo Mallegni, senatore di Forza Italia, in occasione di una serie di incontri nel bacino marmifero di Carrara. «La giunta regionale, i comuni, come Carrara, oggi stanno cancellando il futuro delle aziende. Quando sarà approvato il piano, sarà revocata la concessione di escavazione a queste imprese (Canalgrande e Lorano sono le cave a cui ha fatto riferimento il senatore): cento famiglie a casa. In un momento in cui il lavoro manca e le difficoltà sono enormi si punta alla chiusura degli unici settori che producono sviluppo, lavoro e futuro. Dobbiamo investire sulle imprese, non farle chiudere. Qui non centra nulla la politica, conta il buonsenso. Non possiamo chiudere le cave».
De pasquale: occupazione non a rischio
Il sindaco comincia col rassicurare sul tema lavoro. «L’iter della 58 bis, è bene ricordarlo, è già partito e il comune si è impegnato, nei mesi scorsi per fare in modo che, ad oggi, non ci fossero sei cave chiuse, completamente- spiega il sindaco - Quindi la nostra volontà non è certo di penalizzare l’occupazione o di mandare a casa la gente. Anzi per tutelare i posti di lavoro i nostri uffici sanno che le pratiche legate alla 58 bis avranno la priorità. Si dovrà esser e più veloci possibile per fare in modo che in 60 giorni, ma anche meno, si possa tornare a escavare. In regola».
La vetta di bettogli
È uno dei temi caldi del settore lapideo, di cui si sta discutendo in questi giorni- Si tratta del piano presentato per la vetta di Bettogli. «Quello che come amministrazione chiediamo - spiega il sindaco De Pasquale - è uno sforzo a livello tecnologico e di ricerca che consenta di continuare a lavorare in quel bacino nel rispetto di quel profilo che è simbolo della città». E sull’eventualità (paventata come rischio reale) di perdere, posti di lavoro proprio legati al pino di Bettogli il sindaco aggiunge: «Con uno sforzo tecnico e imprenditoriale si possono tutelare sia i posti di lavoro che il monte. Da punto di vista politico - conclude il sindaco - quel profilo, quella vetta, sono da salvaguardare, sono simboli della città». —