Il Tirreno

“L’amore addosso” il nuovo disco di Sergio Tramontana

“L’amore addosso” il nuovo disco di Sergio Tramontana

Artista, pubblicitario, rappresentante: un video spettacolare e un messaggio di speranza per la nostra città

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CARRARA. “L‘amore addosso”: si intitola così la nuova canzone di Sergio Truman Tramontana; il disco è anche corredato da un video spettacolare girato in notturna a Carrara, ed è visibile su tutte le piattaforme di distribuzione online e sul suo canale youtube “Sergio Truman Tramontana”

Quindi, a distanza di poco più di sei mesi dal primo disco “Guarda che rosso” (era il 1° Maggio scorso), ecco la nuova proposta. Il primo disco, spiega Tramontana - artista, pubblicitario, rappresentante di commercio e molto altro - era stato concepito per essere cantato da una voce femminile: «Fiorella Mannoia sarebbe stata perfetta, purtroppo non siamo riusciti ad incontrarci e parlarne insieme». Dopo la denuncia dei rischi del lavoro, ecco una canzone d’amore. Amore dedicato a una donna o a una citta? «Su questo - risponde - lascio aperto il dubbio. Il tempo della vita modifica le persone, e quindi il modo d’amare, cambiano le persone, cambiamo noi stessi inesorabilmente dunque anche l’amore per le persone cambia; le città invece rimangono quasi sempre se stesse e rimangono punti di riferimento immutabili nel tempo. Le città cambiano poco e non muoiono mai».

Carrara protagonista nel video, girato dal giovanissimo regista Manuel Tartaglia, di Drone Air View. «Carrara - aggiunge - è la citta che amo nonostante tutto: è la città dove sono nato, dove ho sempre vissuto e lavorato, ma è una citta ingrata con se stessa e con i suoi abitanti. Ho il copyright della famosa battuta che gira dai tempi della mia Radio Free alla fine degli anni 70 ”I Carrarini sono invidiosi anche delle Cambiali altrui”. Sono uno dei pochi che ha portato avanti i suoi progetti in perfetta solitudine, senza sponsor politici ed economici».

Prosegue il cantautore: «Le mie canzoni nascono dallo scavare nei miei ricordi, nel mio vissuto, nel ricordo delle mie sofferenze passate, nel dolore, nello star male dentro, nella mia solitudine interiore, nel mio modo di guardare questo mondo con uno sguardo troppo sensibile. Tanti anni fa con il mio grande amico Gianfranco Fanigliulo passavamo ore a scrivere e suonare nella sua fattoria al Molinello di Vezzano ligure. Poi alla sera all’Osteria da Ferdeghini discutevamo spesso su perché si debba essere tribolati dentro per scrivere qualcosa di bello. Gli indifferenti non scrivono mai niente di emozionante». Canzoni che, aggiunge, «nascono in Autostrada». «Il mio mestiere di venditore mi ha portato per anni in tutte le autostrade d’Italia. Otto ore in Auto in perfetta solitudine e silenzio, ideale per stare con se stessi e poi ottimizzi il tempo. Un piccolo registratore sul cruscotto e li nasce l’idea della canzone, le scrivo dettando a me stesso le parole tutte di un fiato, poi al ritorno a casa nel mio studio le riascolto le batto al computer e comincio poi a trovare la musica».

Una canzone realizzata a tempo di record: «I libri più belli si scrivono in una settimana e si leggono in un giorno. Un disco fatto come sempre al volo otto ore di registrazione in studio con il Maestro Alessandro Di Dio Masa quattro ore a fare il video girato a Carrara dal giovanissimo regista Manuel Tartaglia, quattro ore al montaggio».

Progetti? «Sto lavorando anche ad un disco con 8 tracce inedite. Si intitola “Canzoni zitelle” sto aspettando la risposta di un producer molto importante di Milano. Ho praticamente finito il mio quarto libro su Carrara, sto aspettando che il mio editore si decida a stamparlo. Per sopravvivere lavoro come agente di Commercio. Giro l’Italia a vendere Marmo di Carrara. Sul mio biglietto da visita c’è scritto “Carrara di marmo” da oltre trenta anni pubblicità e promozione del marmo nel mondo. Sono un Artista ma per campare scarico le casse di frutta ai mercati generali. D’altra parte da uno che dorme 5 ore per notte ci si può aspettare questo ed altro». Torniamo alla canzone, che si chiude con un finale a sorpresa con gli stessi accordi e quasi le stesse parole dell’inizio ma con un significato diverso. “Restiamo qui dai in questa citta Vedrai domani domani, cambierà cambierà”. «Le ultime quattro battute - conclude Tramontana - sono state registrate in presa diretta dal vivo davanti al teatro Animosi, sì, è un messaggio di speranza per un nuovo rinascimento di Carrara. Un messaggio di amore e di speranza». (m.b.)



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