L’eccellenza artigiana: il marmo è servito
Aziende carraresi al Fuori Expo di Confartigianato: dalla tavola apparecchiata con lo Zebrino, al gioiello ispirato a un gioco, alle casse stereo di Calacata
CARRARA. La linea si chiama “Under Marble”, i piatti si chiamano “Tablem”: accessori speciali per apparecchiare la tavola. Sono fatti di marmo di Carrara e li produce Studi Formart dei gemelli Andrea e Simone Dell’Amico. La loro è una delle imprese carraresi che sono state protagoniste al Fuori Expo organizzato da Confartigianato, nell’Italian Makers Village in via Tortona 32 a Milano. Un’esperienza conclusasi ieri per la Toscana, nel villaggio dove compariva ovunque il nome di Carrara. Fra le aziende carraresi, anche la Apuana Corporate con Claudio Morelli che ha esposto mortai, tavoli, e foto su marmo; I profumi del Marmo con l’ultima fragranza “Scultura”; Paola Billè che trasforma l’antico gioco del “Rutlon” in gioielli; le casse stereo in marmo di Claus Larsen. Sono solo alcune delle eccellenze apuane.
Andrea Dell’Amico, di Formart, è andato a Milano per presentare al pubblico internazionale la sua “mise en plat”. . Sottopiatti, sottobicchieri, sottoposate: realizzati in marmo con trama rigata «che rende tutto armonioso ed elegante. Utilizzo marmo apuano Zebrino, con striature orizzontali. Oggetti sia da arredo sia utilizzabili perché in materiale trattato con antimacchia ecologico – racconta Andrea Dell’Amico, 45 anni, – il tutto è nato nel 2013 perché avendo il locale Cibart in piazza Alberica a Carrara ho potuto testare lì il prodotto. Sulle tavolette di marmo di elegante design, servo formaggi, salumi sushi e altro. Mi sono reso conto che può funzionare: il cibo di sposa bene con il marmo». Tavolette sottili 0,9 millimetri, realizzate a mano negli Studiformart.
Al Fuori Expo il prodotto sfornato dal laboratorio di via Carriona, è piaciuto ai visitatori: il set da tre pezzi per persona (sotto piatto, sotto bicchiere e sotto posate) costa 160 euro. Al Cibart questi “pezzi” sono apprezzati e acquistati dai turisti. «Stiamo preparando il lancio anche on-line» dice Dell’Amico.
Paola Billè ha portato al Fuori Expo i suoi gioielli: raffigurano un vecchio gioco degli anni Quaranta, il ruzzolone - in crararino rutlon - che veniva realizzato con scarti degli interni dei vasi. Dal vaso svuotato si ricavava un cilindro, ai lati venivano fatti due fori dentro i quali passava un filo metallico. L’oggetto veniva spinto per le strade, per sentire il rumore della pietra. Uno scarto divenne un gioco, e ora è diventato un piccolo gioiello, un ciondolo in marmo e argento. «La filosofia che mi ha ispirato? – spiega Paola Billè che ha lo studio di architettura a Carrara, – il riuso dello scarto e il ricordo di un oggetto del passato. Il gioiello l’avevo presentato all’ultima Marble Weeks», ma l’uscita sul red carpet milanese gli ha dato una enorme visibilità e tanti apprezzamenti.
Claudio Morelli ha esposto la propria produzione, i suoi particolari tavoli in marmo, con stampe speciali, e foto su marmo.
Claus Larsen, danese, da 30 anni a Carrara con l’azienda Dansk, al Fuori Expo ha esibito la qualità artigianale in Bianco e Bardiglio: sgabelli di marmo e legno, vasi per piante, candelabri smontabili. Ma ha soprattutto conquistato i visitatori con le casse acustiche stereo di pregiato marmo Calacata (un pezzo unico svuotato e di spessore uniforme). «Una coppia di casse costa diecimila euro. Producono un suono molto pulito».
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