Il Tirreno

Figlio del carnefice nazista diventa cittadino onorario

di Marco Landini
Udo Surer
Udo Surer

Benemerenza all’avvocato tedesco Udo Surer nel corso del Giorno della Memoria. Il padre fu uno degli autori della strage di San Terenzo Monti nell’agosto 1944

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FIVIZZANO. In occasione della “Settimana della Memoria” che prenderà il via lunedì prossimo, sarà effettuato il conferimento della cittadinanza benemerita a Udo Sürer, l'avvocato tedesco, figlio di uno degli autori della strage nazista di San Terenzo Monti (agosto 1944), da anni impegnato in un dialogo di pace con i famigliari delle vittime.

Da alcuni anni, l’amministrazione comunale fivizzanese promuove e organizza la “Settimana della Memoria”, manifestazione che prevede una serie di iniziative rivolte alle scuole e alla cittadinanza in ricordo degli eccidi commessi dai nazifascisti sul territorio comunale.

Come sempre, il programma prevede diverse iniziative e in particolare, lunedì prossimo, nella Giornata istituzionale della Memoria che vedrà la presenza dell’on. Giuseppe Fioroni, alla presenza degli studenti delle scuole superiori e dei cittadini, nel Museo di San Giovanni degli Agostiniani di Fivizzano, verrà attribuita all’avvocato Udo Sürer la cittadinanza benemerita.

Il dettaglio della manifestazione.

Alle 9,30 ritrovo in Piazza Medicea. Con la partecipazione degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori di Fivizzano.

Alle 10, riunione plenaria nel Museo di San Giovanni degli Agostiniani con saluti del sindaco Paolo Grassi e delle autorità istituzionali.

Conferimento della cittadinanza benemerita a Udo Surer alla presenza dell’on. Giuseppe Fioroni, già ministro della Repubblica.

Alle 12 inaugurazione nella Biblioteca civica “E. Gerini” della mostra fotografica “Venti mesi per la Libertà” proposta dall’Istituto Storico della Resistenza Apuana.

Tornando all'avvocato bavarese, l'amministrazione comunale scrive in una corposa nota: «Fu figlio innocente di un sottufficiale delle SS, le truppe tedesche che portarono morte e distruzione in tutta Europa e in Italia, non risparmiando il nostro territorio, in particolare nei paesi di Mommio, Bardine, San Terenzo Monti, Vinca; ha compiuto un viaggio a ritroso nel tempo con il rigore scientifico del ricercatore, prima analizzando i documenti, studiando i fatti, interrogando gli archivi; poi recandosi personalmente sui luoghi degli eccidi per conoscerli direttamente nel loro tessuto geopolitico e antropologico».

«Così Udo Surer è approdato a Bardine, a San Terenzo, a Vinca, dove è riuscito a permeare a poco a poco la naturale diffidenza e lo stupore dei congiunti delle vittime e dei sopravvissuti, con l’umiltà del suo gesto e la sincerità delle sue azioni e, da parte delle persone coinvolte e anche dalla popolazione in generale, Udo Sürer, ha ricevuto, un’accoglienza pacifica e tollerante, un trattamento benevolo e fraterno. Nel rispetto delle reciproche sensibilità e esperienze, gli animi si sono accolti in uno spirito liberatorio e costruttivo, ma attento alle proprie identità, con la vicendevole consapevolezza che l’avvocato Udo Sürer non può e non deve scontare le colpe del padre e dei suoi camerati e viceversa le donne e gli uomini della nostra terra non possono e non devono dimenticare la violenza subita gratuitamente dai carnefici».

La nota così prosegue: «Il gesto meritorio dell’avvocato Udo Sürer, resta comunque un precedente straordinario e segna un punto fermo nella storia, essendo la sua, la testimonianza vivente di un uomo che cercando umilmente di tradurre le contraddizioni e le insidie che possono nutrire il cuore degli uomini, si fa interprete di un messaggio di concordia, abiurando la violenza e il sopruso e favorendo un processo di pace condivisa che è oggi desiderio unanime e urgente obiettivo dei popoli. Per il suo coraggio e per il suo gesto straordinario di ricerca di pace e di verità, per la coerenza e la fedeltà alle sue scelte, per la determinata e paziente ricostruzione del suo passato e per l’opera di divulgazione e di conoscenza in Patria dei fatti storici del 1944, per l’amicizia sincera e disinteressata che ha dimostrato con le persone emblematiche del glorioso periodo della resistenza, l’avvocato Udo Sürer ha ricevuto la stima dei cittadini di Fivizzano e ha conquistato un posto nel loro cuore, meritando a pieno titolo la cittadinanza benemerita conferita dal Comune di Fivizzano».

 

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