Il Tirreno

dal 10 maggio

Una super mostra ripercorre l’età d’oro di Elisa Bonaparte

CARRARA. Una mostra che riunisce alcuni dei capolavori, in gesso, degli scultori del primo neoclassicismo a Carrara, ai tempi di Elisa Bonaparte Baiocchi. Un progetto nato in seno all’Accademia,...

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CARRARA. Una mostra che riunisce alcuni dei capolavori, in gesso, degli scultori del primo neoclassicismo a Carrara, ai tempi di Elisa Bonaparte Baiocchi.

Un progetto nato in seno all’Accademia, curato da Anna Vittoria Laghi, con allestimento di Marco Baudinelli e restauri a cura di Miriam Ricci e CarloSassetti. Nei locali del teatro anatomico dell’istituto diBelle Arti, che si affaccia sul cortile, troveranno posto una ventina di gessi. I sette Canova: «Scelti per esprimere il concetto di grazia» spiega la professoressa Laghi con l’ inedito, non ancora catalogato gesso, la Danzatrice con le mani ai fianchi. Ci saranno poi opere di Lorenzo Bartolini e Berthel Thorwaldsen. Un percorso che si inserisce a pieno titolo nella settimana napoleonica che verrà celebrata in tutta Europa e che restituisce alla città un patrimonio scultoreo che prese il via nei laboratori apuani, nel periodo compreso fra il 1804 e il 1814, quando Elisa Bonaparte Baciocchi era al govenro della città ed alla guida della sua Accademia. La mostra sarà aperta dal 10 maggio al prossimo 30 settembre, e si avvale della collaborazione di Fondazione Cassa di risparmio di Carrara, Amici dell’Accademia, Lions e Rotary.

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