Processo a Leverotti, in cinquanta manifestano in tribunale: "Siamo tutti Franca"
L'ambientalista è a processo in sede civile contro il Comune di Vagli per danno d'immagine. In piazza ambientalisti, associazioni e cittadini
MASSA. Ovunque ti giri c'è il volto di Franca Leverotti. Sono le maschere che i tanti attivisti, una cinquantina, hanno indossato di fronte al tribunale nell'attesa che inizia il processo che vede l'ambientalista contro il Comune di Vagli, chiamata in causa per danno d'immagine. Con una richiesta enorme: cinque milioni e mezzo di risarcimento.
Fuori dal tribunale aspettano tanti movimenti e associazioni ambientaliste che hanno voluto ribadire la loro vicinanza a Leverotti: Italia Nostra, Legambiente, Friday For Future, Comitato No Cava Viti, Il Popolo dell'Acqua. Il messaggio degli attivisti è netto: "Non lasciamola sola. Siamo tutti Franca".
Leverotti, dopo l'autorizzazione all'escavazione di alcune cave, aveva scritto agli enti proposti: ente parco, amministrazioni, autorità di bacino del Serchio, procura chiedendo spiegazioni su quelle che le erano sembrate anomali. Per il Comune di Vagli quel domandare ha creato un ritorno negativo per il Comune "che vive di turismo".