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Lele Cerri lascia il calcio a 38 anni e diventa dt dell'Academy Porcari

di Roberto Grazzini
Lele Cerri lascia il calcio a 38 anni e diventa dt dell'Academy Porcari

Otto promozioni in carriera per il trequartista della Valdinievole

25 maggio 2023
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PORCARI. Prima o poi arriva per qualsiasi giocatore, che sia una star mondiale o semplice calciatore amatoriale il momento di appendere le fatiche al chiodo L’importante però è capire quando quel fatidico momento arriva, per non correre il rischio di diventare patetici. Il valdinievolino Gabriele Cerri, classe di ferro 1985, sposato con l’adorata moglie Maria e padre di Tommaso e Matilde è un’ atleta con le stigmate del vincente. Talento puro ,carisma da vendere, intelligenza tattica ed innato fiuto del gol si è invece, dopo lo spareggio play out in Promozione perso in casa dalla sua Lampo per mano del Pieve Fosciana, si è accorto di aver dato tutto al football come giocatore. In effetti ne è passata di acqua sotto i ponti da quel lontano debutto tra i professionisti a 19 primavere vestendo la casacca dell’Aquila Montervarchi. E poi Fortis Lucchese, Borgo a Buggiano, la lunga parentesi col PesciaUzzanese (nel 2011 incrociò le armi con la Lucchese in Eccellenza che, reduce dal secondo crac della sua storia recente, allora si chiama Fc Lucca 2011) ed a seguire la strabiliante affermazione col Montecatini Valdinievole, Infine la chiusura di carriera con la maglia azzurra della Lampo. Un palmares che parla di otto promozioni per il possente trequartista, che in età “avanzata” ha giocato sia da prima che da seconda punta sapendo in anticipo dove esattamente sarebbe caduto il pallone. Ma questo ormai fa parte dell’album dei ricordi. Il presente parla invece di un ruolo da responsabile dell’area tecnica a servizio del Porcari , società ambiziosa ed emergente del movimento regionale specialmente a livello di settore giovanile che vuole crescere anche con la prima squadra , relegata al momento in Prima categoria «Non potrei mai fare l’allenatore – ha confidato Cerri, già pretoriano di Giovanni Maneschi – considerato il mio carattere diciamo estroverso da eterno guascone. Però la scrivania può darmi maggior serenità e lucidità. Non vedo l’ora di cominciare con un club emergente diretto da un presidente dinamico come Silla».

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