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La Lucchese mette Panico alle difese degli avversari

di Michele Masotti
Un primo piano di Giuseppe Panico, 25 anni, di Sezze (Latina) che ha debuttato in A con il Genoa di Gasperini. Da notare la somiglianza impressionante con il bomber e capitano della Lazio, Ciro Immobile (foto Sernacchioli)
Un primo piano di Giuseppe Panico, 25 anni, di Sezze (Latina) che ha debuttato in A con il Genoa di Gasperini. Da notare la somiglianza impressionante con il bomber e capitano della Lazio, Ciro Immobile (foto Sernacchioli)

Buon impatto con la maglia rossonera del 25enne di Sezze

08 febbraio 2023
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LUCCA. Se quella tra la Lucchese e Giuseppe Panico, punta arrivata in prestito dal Crotone nell’ultima sessione invernale di calciomercato, sarà una storia lunga solo il tempo potrà rivelarlo. Di tangibile, però, c’è il buon impatto con la maglia rossonera del 25enne di Sezze. Al di là del momentaneo guizzo dello 0-1 di sabato scorso a Sassari, frutto di un mix di intelligenza e tecnica nella soluzione d'esterno destro scelta per beffare Salvato, il numero 10 di Maraia ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di possedere quelle armi per alzare il fatturato offensivo del tredicesimo attacco del girone.

«Ho ricevuto una bella accoglienza da parte tutto il mondo Lucchese: dai compagni di squadra, allo staff tecnico fino al magazziniere- racconta Panico- Appena il procuratore mi ha prospettato la possibilità di vestire la maglia rossonera, non ci ho pensato due volte. Ho avvertito subito la sensazione che fosse la scelta giusta. Dopo il primo mese passato con la squadra, ne sono convito: abbiamo le potenzialità per conquistare una buona posizione nella griglia playoff. A livello personale spero di segnare sei-sette gol, accompagnati da altri assist».

Spareggi promozione che Panico, lampante la sua somiglianza con il capitano della Lazio Immobile, sa come si giocano, essendo stato titolare di quel Cittadella, versione 2018-19, che perse la finalissima per la Serie A contro l’Hellas Verona. «Nel club padovano ho avuto la fortuna di lavorare con Venturato e il suo collaboratore Gorini (attuale tecnico dei granata ndr)- racconta l’attaccante che ha come modello il belga Mertens- Mi hanno fatto crescere nel modo di stare in campo. Loro due e Gino Bondioli, osservatore della Polisportiva Sezze (scomparso tre mesi fa ndr) che mi segnalò al Genova quando avevo 14 anni, sono state le persone più importanti incontrate nel mondo del calcio».

In rossoblù Panico, bronzo con l'Under 20 nei mondiali 2017 in Corea del Sud, ha speso sei stagioni, collezionando due presenze in A. «Ho debuttato con Gasperini, uno dei primi a impiegarmi con esterno- dice Panico- Era una grande squadra, con tanti giocatori di talento e personalità. Ricordo come in allenamento osservavo i movimenti di Matri e Pavoletti. All’epoca venni preso sotto l’ala protettiva di Diego Perotti, oltre che aver un buon rapporto con Burdisso e il mio conterraneo Perin».

Sulla partita di domenica contro la Recanatese per Panico, che qui a Lucca ha ritrovato Bruzzaniti con il quale ha condiviso l’esperienza di Vercelli nel 2022, ha le idee chiare. «Pur rispettando l’avversario, dobbiamo ritrovare la vittoria- chiosa l’attaccante ex Cesena e Novara- Il pareggio in casa della Torres non è un risultato da buttare, considerando che siamo rimasti in dieci. Peccato per quanto abbiamo sprecato contro Rimini e San Donato, ma questo ormai fa parte del passato».




 

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