"Un minuto di silenzio per Gaza": a Lucca mail da un falso indirizzo della diocesi. Denuncia in arrivo
Il falso comunicato è stato inviato dall’indirizzo comunicazioni.sociali@docesilucca.org che non appartiene alla diocesi di Lucca
LUCCA. Non è tanto la richiesta in sé, quanto la mistificazione che c’è dietro. Un piccolo giallo si è consumato venerdì pomeriggio nelle redazioni di giornali e quotidiani online, a seguito dell’arrivo di un falso comunicato della sedicente Arcidiocesi di Lucca, che aveva per oggetto “Un minuto di silenzio per Gaza durante l'Esaltazione della Santa Croce”.
Nel testo del comunicato si rendeva noto alle redazioni che l’Arcidiocesi accoglieva l'appello del Cardinale Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa, che ha invitato i fedeli a pregare incessantemente per la pace in Terra Santa, citandone alcune frasi divenute celebri: "Questa guerra deve finire quanto prima, non ha più senso continuare. È tempo di fermare questa deriva. C'è Cristo sotto le macerie di Gaza". Unendosi spiritualmente ai fratelli e alle sorelle che vivono la tragedia del conflitto, la sedicente Arcidiocesi, invitava i partecipanti alla processione della Santa Croce a fermarsi per un minuto di silenzio e di preghiera per ricordare le vittime di Gaza. “Invitiamo fedeli, comunità religiose, istituzioni e la cittadinanza tutta a unirsi a questo momento di raccoglimento”, concludeva il comunicato.
Un messaggio non particolarmente spiazzante, considerato che la diocesi è da sempre schierata a favore della pace e prega per tutte le vittime di tutte le guerre e delle violenze nel mondo, comprese quelle che si stanno consumando a Gaza. Basti ricordare, che proprio quest’anno l’Opera sociale della Santa Croce raccoglie offerte per la parrocchia cattolica di Gaza.
Il problema, dunque, non sta nella sostanza del messaggio, bensì nella forma: la mail, infatti, è falsa. È stata la stessa Arcidiocesi a mettere in guardia gli organi di informazione sull’inautenticità del comunicato. Il comunicato, infatti, è stato inviato da un indirizzo – comunicazioni.sociali@docesilucca.org – che non è quello ufficiale dell’arcidiocesi di Lucca e per di più presenta anche un errore di grafia (docesi invece di diocesi). Di conseguenza, il comunicato e il suo invito non sono stati pubblicati dagli organi di informazione.
Ora però, l’arcidiocesi di Lucca vuole andare fino in fondo alla vicenda per scoprire chi sia il responsabile di questo invio farlocco. Nei prossimi giorni verrà presentata una denuncia alla polizia postale, che a quel punto avvierà gli accertamenti per individuare i responsabili.
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