Rivalutazione pensioni 2026, aumenti in arrivo: cosa cambia e chi ci guadagna – Tutti i calcoli
Le pensioni più basse saranno rivalutate in misura piena, mentre per quelle medio-alte l’incremento sarà parziale
Con l’inizio del nuovo anno torna la domanda per milioni di pensionati: quanto cresceranno gli importi? Nel 2026 la rivalutazione legata all’inflazione dovrebbe portare un incremento stimato dell’1,7%. Una percentuale che, tradotta in numeri, vale circa 5 miliardi di euro per lo Stato.
Regole diverse
Non tutti, però, avranno lo stesso beneficio. Le pensioni più basse saranno rivalutate in misura piena, mentre per quelle medio-alte l’incremento sarà parziale. Questo perché il sistema segue una logica “a blocchi”:
- Fino a quattro volte il minimo (circa 2.466 euro lordi), adeguamento al 100%.
- Tra quattro e cinque volte il minimo, incremento al 90%.
- Oltre questa soglia, rivalutazione al 75%.
Esempi concreti
Prendendo come base il trattamento minimo del 2025 (616,67 euro grazie alla maggiorazione straordinaria), con un +1,7% si avranno aumenti variabili:
- Con 800 euro al mese, circa 13 euro in più.
- Con 1.400 euro, +23 euro.
- Con 2.000 euro, +34 euro.
- Con 2.466 euro, oltre 40 euro mensili.
Per gli importi più elevati:
- A 3.000 euro, l’incremento sarà di circa 46 euro.
- A 5.000 euro, salirà a circa 63 euro.
Questione legittimità
Il meccanismo della perequazione a blocchi non convince tutti. Il tribunale di Trento ha rimesso la questione alla Corte costituzionale, sollevando dubbi sul fatto che l’aliquota ridotta si applichi all’intero importo della pensione e non a scaglioni. Una scelta che penalizza anche chi supera di poco le soglie fissate. Se la Consulta dovesse bocciare il sistema, il governo sarebbe obbligato a ridisegnare l’intero modello.
Le ipotesi future
Parallelamente, si discute di possibili novità. La Lega propone di usare il Tfr come strumento per anticipare l’uscita a 64 anni, trasformandolo in una rendita integrativa. L’esecutivo valuta anche di rafforzare la previdenza complementare come secondo pilastro accanto al sistema pubblico. Obiettivo politico dichiarato: evitare l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile previsto nel 2027 dalla legge Fornero, legato all’aspettativa di vita. Su questo punto Lega e Fratelli d’Italia si mostrano compatti.