Turismo a Lucca, arrivi in aumento nel 2025: ma c’è un problema. Rincari-record? La replica dell’assessore
Da gennaio a giugno più arrivi e presenze ma i visitatori non vanno in hotel. Remo Santini interviene anche sul dibattito sui prezzi
LUCCA. I dati del primo semestre sul turismo a Lucca sono stati ufficializzati e sono positivi, con aumenti sia negli arrivi sia nella permanenza media. E, proprio nel Castello di Porta San Donato che affaccia sulle mura l’assessore al turismo Remo Santini ha fatto il punto. «Adesso la vera sfida è garantire un’esperienza sempre migliore a chi sceglie di venire qui».
Arrivi e presenze
Tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2025 si contano 171.018 arrivi e 456.214 presenze, con una permanenza media di 2,66 notti, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2024. Quest’anno, dunque, l’incremento registrato è stato dell’1,6% negli arrivi e del 6,5% nelle presenze. Un risultato accolto con soddisfazione dall’amministrazione comunale. «Da quando l’amministrazione Pardini si è insediata – ha sottolineato Santini – il turismo è aumentato del 18%. Non puntiamo solo a nuovi record, ma a consolidare i dati, equilibrando residenti e visitatori». Il contributo degli stranieri resta determinante: 108.292 arrivi e 338.649 presenze, tre volte il volume registrato dai turisti italiani (62.726 arrivi e 117.565 presenze). La loro permanenza media supera, infatti, le 3 notti. Una differenza che rispecchia le abitudini: i viaggiatori dall’estero, arrivando da più lontano, tendono a fermarsi più giorni, mentre i connazionali optano per visite più brevi.
Le strutture preferite
Il numero contenuto di alberghi sul territorio comunale, 34 in tutto, ha spinto molti turisti a scegliere soluzioni alternative come agriturismi, affittacamere e B&B. Complessivamente le locazioni turistiche sono 1.860 nel comune di Lucca e 10.380 in provincia. Analizzando più nel dettaglio le scelte dei turisti sono emersi i seguenti dati. Gli agriturismi (28) hanno registrato 11.335 presenze; gli affittacamere (141) 33.480; gli alloggi privati 3.233; le case per ferie (una sola) 989; le case e appartamenti vacanze (90) 33.000; gli ostelli (1) 202; le residenze d’epoca (8) 5.016; i B&B (77) 3.562. A dominare la classifica, però, restano le locazioni turistiche, con 201.100 presenze. Meno scintillanti, invece, i numeri degli alberghi, sia per il ristretto numero di strutture nel Comune, che per i prezzi. Nel complesso, gli hotel, hanno raccolto 144.297 presenze e 77.991 arrivi. L’unico 5 stelle si è fermato a 1.420 presenze; i 16 hotel a 4 stelle hanno totalizzato 113.192; gli 11 a 3 stelle 22.186, mentre i 6 a 2 stelle 7.437. A fronte di questi numeri, va sottolineato che molte strutture hanno recentemente dovuto mettersi in regola con il Cin – Codice Identificativo Nazionale. «Questo probabilmente permette di raccogliere dati che prima non avevamo – ha spiegato – e contribuisce a far emergere percentuali più positive».
Da dove arrivano i turisti e cosa cambia
Come ogni anno, il turismo lucchese risente delle variabili geopolitiche, delle politiche internazionali, del clima e di altri fattori che incidono sulla provenienza dei visitatori. «Quest’anno abbiamo registrato un aumento di francesi e spagnoli, mentre un calo di americani e scandinavi».
Strategie e prospettive
«L’obiettivo – ha affermato ancora l’assessore al turismo – è portare la permanenza media a tre giorni». Un passo in questa direzione potrebbe essere la Lucca Visit Card, il biglietto unico che da ottobre consentirà l’accesso ai principali musei e attrazioni della città, al momento 11 le strutture aderenti. Essa, potrebbe dimostrarsi, infatti, un valido incentivo per i turisti a fermarsi di più per scoprire i principali luoghi d’interesse della città evitando file alle biglietterie e avendo un risparmio del 56% sul costo complessivo.
L’appello
Vista la carenza di camere, in confronto alla grande richiesta, l’amministrazione promuove un appello: «Auspichiamo che si possano avvicinare nuovi imprenditori interessati ad aprire strutture di qualità». Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, inoltre, è prevista l’apertura del nuovo ostello San Frediano nel centro storico, che potrebbe alleviare in parte la carenza di posti letto negli hotel.
Il dibattito sui prezzi
Santini è intervenuto anche sul tema dei rincari: «In merito all’indagine dell’Unione consumatori, secondo cui Lucca sarebbe la città con i maggiori rincari negli alberghi, in questi giorni ho fatto diverse ricerche e do ragione a quanto detto dal presidente di Federalberghi Pietro Bonino. Non mi pare che Lucca sia più cara delle altre città, sicuramente non la più costosa a livello nazionale. È vero però – ha aggiunto – che durante le grandi manifestazioni qualcuno tende a tirare un po’ la corda, e su questo come amministrazione abbiamo già detto che bisogna prestare molta attenzione».
Lucca tutto l’anno
Un altro degli obiettivi dell’amministrazione è anche quello di destagionalizzare il turismo lucchese, attraverso manifestazioni che coinvolgano la bassa stagione. Tra gli eventi Lucca Magico Natale, Lucca in Maschera e Lucca Gustosa. Poi, gli Stati Generali del Turismo, in programma il 17 ottobre in San Romano: un momento di confronto con tutti gli operatori del settore per consolidare la collaborazione tra istituzioni, associazioni e realtà imprenditoriali.
I servizi attivati e in arrivo
E in materia di accoglienza una riflessione doverosa riguarda i servizi. Tra i più significativi la riapertura del centro di accoglienza di Porta Elisa, a fianco dei punti informativi già attivi sulle Mura e in Piazzale Verdi, e l’installazione di nuovi bagni pubblici automatizzati e accessibili presso Porta San Pietro e Porta Santa Maria. Un passo importante anche la vittoria del bando nazionale “Bici in Comune”, che permetterà la realizzazione di una rete di segnaletica cicloturistica e nuovi servizi.
Trend e previsioni per il secondo semestre
È ancora presto per tracciare previsioni precise sul bilancio turistico dei primi mesi del secondo semestre 2025. «Confrontandomi con gli albergatori – ha raccontato Santini – ho sentito opinioni diverse: qualcuno ha detto che non c’era il tutto esaurito, ma che l’andamento è stato comunque buono; altri sostenevano che gli hotel fossero vuoti o addirittura che la situazione fosse drammatica perché tutti sceglievano le locazioni turistiche. La sensazione generale, però, osservando bar e ristoranti, è di una stagione particolare. L’obiettivo resta chiudere l’anno in pareggio o con un incremento sensibile: la nostra priorità è puntare sulla qualità».