Lucca, chiude storica agenzia di viaggi: «Dal servizio al disservizio, questo è oggi il turismo»
Era stata aperta in piazza San San Michele nel 1929 come Ufficio di navigazione: i titolari spiegano i fattori che hanno portato alla decisione
LUCCA. Il viaggio è finito. Dopo 95 anni di attività, l’Agenzia Angelini di piazza San Michele a Lucca, un’istituzione per tanti lucchesi, chiude i battenti. Fondato nel 1929 e inizialmente situato dove oggi c’è il Turandot, l’Ufficio di navigazione della compagnia Italia vedeva impegnato il capostipite, Silvio Angelini.
L’attività, trasferitasi nell’attuale sede nel 1932 e andata avanti fino al 2025, è stata sospesa a inizio anno: c’era l’intenzione di trasferire l’agenzia fuori dalle Mura, ma poi le idee sono cambiate: «In questi mesi di “pausa”, abbiamo maturato la decisione di non riaprire e mettere cosi un punto a questa storica attività – spiega Paolo Angelini, che gestiva l’agenzia assieme alla sorella Sandra e al padre Lorenzo –. Possiamo affermare di aver fatto viaggiare quattro generazioni di lucchesi, iniziando da chi emigrava in cerca di una vita migliore (se avete un parente lucchese nel mondo, provate a chiedergli dove ha fatto i biglietti), passando per i primi viaggi di lavoro, le prime vacanze, le crociere, viaggi di nozze, etc. L'abbiamo sempre fatto con serietà, professionalità, competenza e soddisfazione, nonostante tutti gli avvenimenti storici e climatici che hanno scosso il mondo del turismo in questi anni. Il mondo cambia e si evolve, cosi come il centro di Lucca che è sempre più protagonista di eventi che lo riempiono di turisti e lo rendono un po' più "scomodo" per un'attività come la nostra, che lavora con i cittadini. Rimangono i bei ricordi, le esperienze, l'affetto dei clienti e la consapevolezza di aver lasciato un segno positivo nella vita dei lucchesi».
La decisione, racconta Paolo, nasce da una serie di fattori: non solo la concorrenza dell’online, ma soprattutto un «crollo della qualità nei servizi turistici dopo il Covid», dovuto alla carenza di personale (mandato a casa durante la pandemia) e alla conseguente e crescente difficoltà nel risolvere i problemi dei clienti. «Abbiamo sempre puntato su prodotti di qualità e sulla consulenza personalizzata, ma oggi è molto più difficile garantire assistenza: compagnie aeree e operatori hanno esternalizzato i servizi e spesso non c’è modo di risolvere rapidamente i disguidi – spiega Angelini –. I margini di guadagno sono calati, le responsabilità sono aumentate e la burocrazia pesa sempre di più».
Un altro elemento che ha inciso sulla scelta di chiudere è il cambiamento del centro, sempre più orientato ai turisti e meno ai servizi per i cittadini: «La città si è svuotata di residenti, il parcheggio è difficile, la ztl scoraggia chi vorrebbe venire in agenzia. Il centro è in mano al turismo e i lucchesi preferiscono rivolgersi altrove».
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