Il caso
Barga, cade a causa del marciapiede rotto: Comune condannato a risarcirla
La donna si fratturò un polso, il conto del Tribunale è di 15mila euro
BARGA. Una caduta con frattura del polso di un pedone che “costa” oltre 15mila euro all’amministrazione.
È la cifra che il Comune di Barga è stato condannato a pagare (tra capitale e spese di lite) a una residente di Fornaci di Barga che il 31 marzo 2021, mentre a piedi stava tornando a casa, inciampò in un piccolo cratere presente sul marciapiede. Nel perdere l’equilibrio la donna finì a terra e per attutire l’impatto con il suolo si appoggio con una mano fratturandosi un avambraccio.
Nel giudizio in Tribunale, con le foto a illustrare il fondo sconnesso causa della caduta, «emerge chiaramente che nel caso di specie non si è trattato di una mera imperfezione del marciapiede ma di un vero e proprio dissesto del medesimo che presentava la pavimentazione sconnessa e in alcuni punti mancante ed a causa del quale l’attrice ha inciampato, cadendo» precisa il giudice onorario Lapo Fabbri.
La “colpa” addebitata al Comune, che ha la custodia del bene, è stata quella di «non aver segnalato, né protetto, per cui era tale da rendere, in quelle precise circostanze, inevitabile o quanto meno molto probabile il verificarsi del sinistro. Che la situazione costituisse un vero e proprio pericolo per i passanti è confermata dal fatto che il marciapiede sia stato successivamente messo in sicurezza transennandolo, come emerge dalle foto allegate alla memoria». Nella sentenza si fa riferimento anche «al comportamento omissivo del Comune che non ha provveduto, parrebbe a tutt’oggi, a garantire un’adeguata manutenzione del marciapiede che delimita il piazzale luogo del sinistro, appare evidente e inoppugnabile».
Le mattonelle del marciapiede in quel tratto erano sconnesse a causa delle radici degli alberi che le hanno fatte saltare. Come risposta dopo l’episodio il Comune mise delle transenne tra due alberi, «ma non esistono segnali di pericolo relativi al marciapiede» ancora la sentenza di condanna dell’entel
P. B.
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