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Lucca, Carl Brave “battezza” il progetto degli artisti di strada

di Silvia Barsotti

	Carl Brave al microfono al Caffè delle Mura
Carl Brave al microfono al Caffè delle Mura

Il cantante romano: «È un modo per stare vicini rispetto ai soliti concerti»

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LUCCA. Un nuovo mondo dedicato agli artisti di strada, presentato per l’occasione da un artista che, pur non essendo di strada nel senso classico, ha scelto per un giorno di diventarlo: Carl Brave, il cantautore che più di tutti riesce a raccontare la sua città, Roma. Come accade spesso nelle esibizioni all’aperto, anche stavolta gli imprevisti non sono mancati. Una pioggia improvvisa ha colto di sorpresa pubblico e artista, costringendo tutti a rifugiarsi sotto il loggiato del Caffè delle Mura. Il concerto, però, si è tenuto comunque, trasformando l’evento in un momento ancora più intimo e suggestivo.

Proprio da Lucca parte il nuovo tour di Carl Brave, una serie di date gratuite pensate per portare la musica in mezzo alla gente. Il motivo di questa scelta lo ha raccontato lui stesso poco prima di salire sul piccolo palco improvvisato in pochi minuti: «Giocavo a basket a Montecatini, la Toscana ce l’ho nel cuore. Qui ho tanti amici».

Per Carl Brave, questo tipo di concerti è il modo più autentico per condividere la propria musica: «Nei concerti più canonici sei distante dal pubblico. Qui no. È un modo per stare vicini, faccia a faccia». E grazie al sistema Openstage, aggiunge, è proprio il modo migliore per farlo. L’evento, promosso da Stefano Frosi, è stato l’occasione perfetta per presentare ufficialmente l’arrivo di Openstage in città: postazioni tecnologiche per musica e arte di strada, che saranno posizionate in punti strategici del centro storico e permetteranno ad artisti locali e non solo di esibirsi liberamente, nel pieno rispetto delle regole e del contesto urbano. Prenotare uno spazio sarà facile e immediato, grazie all’app e alla web app dedicate, dove ognuno potrà scegliere il luogo e l’orario della propria performance. L’iniziativa nasce da una collaborazione trasversale tra più settori dell’amministrazione comunale, sotto il coordinamento dell’assessore Paola Granucci. Un progetto che punta a rendere la città più viva, inclusiva e partecipata, con uno sguardo attento alla tecnologia e alla valorizzazione degli spazi pubblici. Ma come funziona, nel concreto, questo sistema? Lo spiega chi lo ha ideato: «È un impianto che rivoluziona l’ambiente urbano grazie a un hardware e a un software dedicati. Da una parte un totem prenotabile tramite app, al cui interno c’è un impianto audio completo di mixer e casse. Dall’altra, una piattaforma digitale dove gli artisti possono riservare il loro spazio in città». I giovani talenti avranno così a disposizione un palco gratuito e attrezzato, pronto per le loro esibizioni. È previsto l’acquisto di un totem fisico da collocare in un punto strategico della città, insieme ad altre “postazioni virtuali”, ovvero luoghi prestabiliti dove sarà comunque possibile prenotarsi per suonare o esibirsi.

«È un progetto pensato per le Smart City, e Lucca vuole diventare sempre più smart» dichiara l’assessore Granucci, sottolineando come questa iniziativa rappresenti una sfida importante per costruire una città più dinamica, creativa e accogliente. Entusiasta anche il sindaco Mario Pardini, che ha voluto sottolineare il valore sociale e culturale di questo progetto: «Lucca vuole dare spazio alla musica e ai giovani. Siamo sempre favorevoli quando la tecnologia è al servizio della comunità e porta benefici reali alle persone»l

Silvia Barsotti

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