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Il caso

Lucca, cerca di raggirare la Motorizzazione all’esame di guida: denunciato

di Luca Tronchetti

	Una sala dotata di computer in cui si tengono gli esami di guida  
Una sala dotata di computer in cui si tengono gli esami di guida  

L’indagine dei carabinieri: aveva un auricolare nascosto

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LUCCA. Il colpo d’occhio e la prontezza di una esaminatrice incaricata di vigilare la regolarità degli esami per ottenere la patente di guida alla Motorizzazione Civile in viale Luporini ha consentito di smascherare un candidato che aveva inserito nell’orecchio una sorta di apparato auricolare wireless utilizzato per ottenere da fuori le risposte ai quiz d’esame. Un episodio che si ripete spesso e che stavolta ha avuto come protagonista un operaio tessile cinese, 33 anni, nubile, domiciliato a Prato, che è stato denunciato dai carabinieri di San Concordio alla procura della Repubblica. Al momento, il sostituto procuratore Lucia Rugani, lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico qual è l’esame per il conseguimento della patente di guida dell’auto.

I fatti

Il 13 novembre scorso poco dopo le 9,15 la centrale operativa dei carabinieri è stata allertata dalla Motorizzazione Civile. Un’esaminatrice sospettava che uno dei candidati avesse usato un apparecchio elettronico per agevolare l’esame scritto per il conseguimento della patente. Ai militari, arrivati sul posto con la prova terminata, l’addetta all’esame indicava l’esaminando sospetto: l’operaio cinese. Al giovane venivano chieste le generalità e condotto in una stanza vuota era sottoposto a perquisizione personale. All’interno della tasca di un gilet i militari trovavano una cuffia auricolare senza cavi e fili utilizzato, nella tecnica delle comunicazioni, per connettere due o più dispositivi e che presentava un led blu lampeggiante e quindi in funzione.

La strada richiesta

Il giovane cinese non ha saputo fornire spiegazioni. L’apparecchio è stato sequestrato dalle forze dell’ordine e l’operaio tessile denunciato. É stato proprio il suo comportamento prima dell’inizio dell’esame a insospettire la commissaria d’esame. All’interno di ogni aula c’è un computer munito di videocamera per il riconoscimento facciale installata sullo schermo del pc. Grazie alla videocamera l’esaminatrice può vedere ogni movimento dei candidati. Prima dell’inizio dell’esame l’operaio tessile cinese aveva chiesto delle cuffie per la traduzione che gli erano state fornite. Ma durante la prova, la commissaria d’esame ha notato che l’esaminando si toglieva repentinamente una cuffia per inserire nell’orecchio una sorta di apparato auricolare wireless. A quel punto terminato l’esame, che è stato annullato per il cinese, sono stati avvertiti i carabinieri.

Il precedente

Un ventottenne cingalese si presentò, nel settembre del 2016, alla Motorizzazione civile di viale Luporini indossando un paio di stranissimi occhiali da vista con stanghette spesse che contenevano un micro auricolare. Era in atto un tentativo di truffa che venne subito scoperto da uno degli ispettori.

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