Il Tirreno

LUCCA. Nell’inchiesta sul medico che, per l’accusa, conquistava la fiducia dei pazienti per farsi intestare case a prezzi stracciati e polizze vita, spuntano altre tre parti offese e due nuovi indagati in un filone laterale dell’indagine principale aperta per tentato omicidio aggravato ai danni di uno scrittore statunitense che da anni vive a Lucca.

È la vicenda giudiziaria che vede il dottor Carmine Carraro Pezzullo, 43 anni, di Lucca, in carcere da gennaio con la contestazione di aver cercato di uccidere a pugni e con un vaso di mogano usato come clava sulla testa, l’82enne letterato americano il 18 febbraio 2023 nel suo appartamento in centro. Per la Procura – indagini dei carabinieri – l’autore sarebbe Carraro Pezzullo. Il movente? Il 43enne si sarebbe infuriato alla decisione del facoltoso scrittore di estrometterlo dal testamento e di rimuoverlo – insieme a un amico di fiducia – come beneficiario alla sua morte di polizze vita per oltre 600mila euro.

Le novità su parti offese e nuovi indagati (per i due tra i vari reati contestati ci sono la truffa e la circonvenzione di incapace) è emersa nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto davanti al gup Antonia Aracri (pm Laura Guidotti e Sara Polino). Il giudice ha affidato due consulenze agli psichiatri Rolando Paterniti e Stefania Forconi.

I professionisti dovranno periziare i quattro anziani – lo scrittore, una coppia e una quarta persona – per stabilire la reale capacità di intendere e volere al momento dei rapporti intercorsi con il medico e i suoi due amici durante i quali sono stati disposti versamenti da centinaia di migliaia di euro. I quattro erano consapevoli di quello che stavano firmando? Erano nel pieno delle loro facoltà mentali quando hanno indicato come beneficiari dei loro risparmi Pezzullo Carraro e il suo amico? Sono i quesiti a cui i consulenti dovranno rispondere dopo aver incontrato i quattro benestanti ex pazienti del dottore.

Il medico è difeso dall’avvocato Florenzo Storelli, mentre le parti civili sono assistite dagli avvocati Chiara Pierallini (lo scrittore e una coppia) e Marco Poli (il quarto presunto raggirato) . Oltre all’amico 48enne di Carraro Pezzullo è indagato anche un broker assicurativo 37enne di Viareggio. Secondo l’accusa era quello che nel tempo aveva preparato i documenti da far firmare ai pazienti del medico e concordato gli investimenti finiti sotto la lente della Procura. Un’inchiesta complessa nella quale inquirenti, difesa e parti civili dovranno calarsi in un racconto a più voci composto da oltre 13mila pagine.

Per il Tribunale del Riesame, su cui ha concordato la Cassazione disponendo il carcere come misura cautelare, Carraro Pezzullo «ha strumentalizzato la propria professione di medico, oltre che il ruolo di amico, per conseguire vantaggi economici, sia nell’immediato, che in prospettiva del decesso della persona offesa, persona anziana, sola ed in precarie condizioni di salute, e ha palesato una personalità manipolatrice dominata da interessi economici». l