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Danni del maltempo, niente rimborsi della Regione per Lucca e Massa

di Giacomo Corsetti

	Nella foto il Bagno Ida di Ronchi devastato dalla mareggiata di inizio novembre
Nella foto il Bagno Ida di Ronchi devastato dalla mareggiata di inizio novembre

I sindaci della costa attendono «fiduciosi» che Roma li inserisca nel decreto che sblocca tutti i benefici

17 novembre 2023
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Niente ristori regionali per la provincia di Lucca e Massa-Carrara colpite dal maltempo. È questa la decisione “obbligata” che arriva da Firenze malgrado i danni subiti da abitazioni private e imprese (soprattutto stabilimenti balneari) a causa della mareggiata e della pioggia straordinaria di due settimane fa. Nelle province di Massa Carrara e Lucca il maltempo ha messo in ginocchio il sistema balneare sul litorale apuo-versiliese; ha lasciato famiglie senza elettricità per giorni, ha creato sfollati anche prima del 2 novembre: Torre del Lago, la frazione di Viareggio, ad esempio, è stata devastata da una tromba marina partita dal litorale pisano. E molte case sono state scoperchiate.

Tuttavia, in nessuno dei Comuni colpiti dai fenomeni anomali di maltempo, nella Toscana nord ci sono state vittime. Al contrario di quello che è accaduto nella Toscana centro e lungo la costa pisana e livornese dove si sono contati otto morti. È per questo che la sera stessa del 2 novembre il governo ha proclamato lo stato di emergenza nazionale o solo per le province alluvionate dove si sono registrate vittime. Cinque su sette, appunto, di quelle colpite dal maltempo.

Come commissario straordinario dell’emergenza, anche il presidente della Regione, Eugenio Giani calibra gli aiuti solo sulle province indicate dal governo. Quindi, il pacchetto di aiuti regionali, appena deliberato, esclude i territori danneggiati dal maltempo all’interno delle province di Massa Carrara.

Nell’atto che destina i 50 milioni a famiglie e imprese delle zone colpite dall’alluvione e dagli eventi eccezionali il meccanismo è spiegato con chiarezza: le misure saranno attivate nei prossimi giorni e riguarderanno i territori di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno. Tuttavia l’esclusione delle province di Massa Carrara e Lucca dalla ripartizione dei fondi per l’alluvione potrebbe però essere provvisoria. Lo conferma la Regione: la situazione cambierà se il governo estenderà lo stato di emergenza nazionale anche alle province del nord della Toscana «e noi speriamo che questo avvenga in tempi brevi».

«Essendo le nostre province di Lucca e Massa-Carrara - esordisce il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci - escluse dallo stato d’emergenza nazionale, la Regione non può metterci a disposizione neppure i suoi fondi. Tutto dipende dal governo: se include i nostri territori nella calamità naturale, allora si sblocca tutto Senza questo status la Regione può intervenire solo sugli enti pubblici e chiaramente a noi Comuni daranno contributi ma serviranno essenzialmente per intervenire su frane, strade, infrastrutture in genere. Per sostenere i privati - sia le famiglie sia le imprese - serve altro».

In realtà non è proprio così. Nel momento in cui la Regione dichiara lo stato di emergenza regionale - come ha fatto includendo tutto il territorio - potrebbe, in linea teorica, erogare dal proprio bilancio fondi anche ai privati. E soprattutto anche ai privati delle province di Lucca e Massa Carrara. Ma questo non è, di fatto, mai avvenuto, per mancanza di risorse. Ora è ancora meno probabile, considerando gli ulteriori tagli apportati ai fondi destinati alke regioni. Quindi, i fondi propri che la Regione potrà destinare ai Comuni saranno vincolati a opere pubbliche. Per i privati, dunque, in provincia di Lucca e Massa Carrara non resta che sperare nella dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Ma «Roma non ci ha ancora comunicato niente, probabilmente è presto. Noi siamo in attesa. Bisogna che il ministero della Protezione civile disponga questo stato di emergenza nazionale», considera Pierucci. Da Camaiore a Massa. »La Regione – dichiara il sindaco Francesco Persiani – dovrà provvedere in altro modo a mettere in sicurezza i nostri territori. Salvo l’emergenza nazionale, vuol dire che i cittadini e le imprese si rimboccheranno le maniche, non so perché, ma ne prendiamo atto. Qui ci sono problemi che rimangono ancora pendenti. Ci dispiace perché ci sarebbe grande collaborazione e volontà di arrivare in fondo a tutti i percorsi. Io penso che tutti i sindaci della provincia di Massa-Carrara sono a completa disposizione della Regione. Noi siamo le sentinelle del territorio, e non vediamo l’ora che ci venga data la possibilità di mettere in sicurezza i territori». Persiani, comunque, riconosce che «le situazioni delle altre province colpite :sono decisamente peggiori delle nostre. Se la Regione non ha altre somme a disposizione, è giusto che diano la priorità a quei territori. Ma la Regione però, prima o dopo, dovrà mettere mano per la prevenzione in tutti i territori». E anche effettuare un calcolo dei danni. Per ora Irpet, l’Istituto regionale per la tutela dell’ambiente ha quantificato i danni ai privati in 2,1 miliardi. Ma in questo condo, di nuovo, sono escluse Massa Carrara e Lucca.

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