Morto Olivieri, il poliziotto gentile di Vorno in prima linea nella lotta al crimine
L’agente in pensione stroncato da un infarto ha donato le cornee
VORNO. Meno di tre mesi fa aveva riposto la sua divisa di poliziotto per godersi il meritato riposo nella sua casa in via della Boccaccia a Vorno accanto alla moglie Paola Bianchini, 57 anni e al figlio Lorenzo, 25 anni, studente universitario. Invece un maledetto infarto, si è portato via Luca Olivieri, 60 anni, una vita trascorsa nella polizia alla questura di Lucca. Prima alla squadra Volanti, poi alla Mobile e infine all’anticrimine. Sempre con gentilezza, rispetto e serietà: il suo tratto distintivo. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha lasciato annichiliti i tanti amici e colleghi non solo della questura, ma anche dell’Arma dei carabinieri.
Perché Olivieri, capelli rossi ed efelidi sulle guance, era un agente retto e onesto che metteva la gente, specie quella più umile e bisognosa, al primo posto. Sempre in prima linea, ma mai in prima fila. Perché si può servire lo Stato in silenzio senza dover essere protagonisti a tutti i costi. Tra i più scossi l’ex vice questore e capo della Mobile, Claudio Arpaia: «L’ho voluto sempre con me perché sapevo di avere accanto non solo un ottimo poliziotto, ma una persona eccezionale. In tutte le operazioni più importanti che ho condotto lui è stato sempre presente mostrando correttezza e affidabilità. Sono distrutto come avessi perduto un fratello».
Generosità e altruismo sono sempre stati i tratti distintivi di Luca Olivieri, grande tifoso della Juventus, che ha donato le cornee: un gesto d'amore che aiuterà un'altra persona non vedente a ritrovare la vista. I funerali del poliziotto dal sorriso buono non sono stati ancora fissati. Il Tirreno si stringe alla sua famiglia in questo momento di dolore.
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