Lucca, con Kim Rossi Stuart si chiude un Film Festival da incorniciare
Sul palco del Cinema Astra l’attore ha ricevuto il premio alla carriera. Proclamate anche le pellicole vincenti nelle varie categorie in concorso: tre titoli per “Sasha”
LUCCA. Si è chiusa ieri sera, con la consegna del premio alla carriera all’attore e regista Kim Rossi Stuart, un’edizione del Lucca Film Festival da ricordare. Non solo per gli ospiti di altissimo livello che hanno partecipato a questa 19ª edizione della rassegna, ma anche per la sua capacità di coinvolgere la città, anche oltre l’appuntamento ormai classico di Effetto Cinema. Praticamente sono stati otto giorni da tutto esaurito per ognuna delle tantissime diramazioni di questo che rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la settima arte. Dalle proiezioni dei film in concorso nelle varie categorie alle retrospettive, dalle masterclass ai premi alla carriera che hanno portato sul palco del Cinema Astra star del calibro di Susan Sarandon, Stefania Sandrelli, Gabriele Salvatores, Isabelle Hupperte, appunto, Kim Rossi Stuart, che ieri ha preso parte all’ultima masterclass di questa edizione del Lff per poi ricevere l’abbraccio del pubblico sul palco dell’Astra.
Ma quella di ieri era anche la giornata delle premiazioni, al Cinema Centrale, dei film vincitori nelle diverse categorie della rassegna guidata da Nicola Borrelli. E non è stato un lavoro facile quello dei giurati, chiamati a fare una selezione tra pellicole tutte di altissimo livello. E, a proposito di selezione difficile, partiamo dal concorso internazionale lungometraggi: alla fine la giuria ha assegnato il premio di miglior film a “The cage is looking for a bird” di Malika Musaeva per «il gusto e la grazia delle sue inquadrature dai contorni arrotondati, per lo struggente senso di malinconia che lo pervade e per la tensione verso la libertà, il futuro e la felicità», mentre una menzione ufficiale è stata assegnata al film “Ararat” di Engin Kundag. Restando nella stessa categoria il premio della critica è invece andato a “The sea and its waves” di Liana and Renaud. Ma la pellicola che più di ogni altro ha colpito in questa categoria è stato probabilmente “Sasha”, di Vladimir Beck. Il film, censurato in Russia per le tematiche affrontate è stato presentato in anteprima mondiale proprio al Lucca Film Festival e qui si è aggiudicato ben tre riconoscimenti: il premio “Marcello Petrozziello” assegnato dalla giuria degli esperti della stampa e della comunicazione, il premio della giuria popolare e il premio della giuria studentesca.
Molto complicata anche la scelta nella categoria concorso internazionale cortometraggi dove, alla fine, la giuria ha premiato il film “The lost Ox”, di Lei Jiawen. Sempre nella categoria cortometraggi cortometraggi la giuria studentesca ha invece premiato la pellicola “Family night”, di Alan Dunne, mentre il premio della giuria popolare è andato a “Pest”, di Maxime Baudin.
Nella categoria “Over the real, festival internazionale di videoarte”, il premio è andato a “I’ve Always Wanted to see a Martian”, di Smaragda Nitsopoulou.
Poi quest’anno c’era grande attesa per una nuova categoria, che testimonia la capacità del cinema in generale, e del Lucca Film Festival, di raccontare anche l’attualità (e il futuro) del mondo, con i suoi problemi e le sue preoccupazioni, ossia il concorso “Lucca Film Festival for Future”. Una categoria curata da Leonardo Galeassi e realizzata in collaborazione con Sofidel. Il miglior cortometraggio che “guarda al futuro”, secondo la giuria guidata dall’attrice Violante Placido, è stato “Father chase me not” di Samuel Visky , mentre la giuria studentesca ha assegnato il premio a “Tahlequah the whale a dance of grief”, di Daniel Kreizberg.
Un concorso, quest’ultimo, che come detto guarda al futuro, nel titolo come nelle tematiche, ma al futuro guarda anche il premio rivelazione, che in questo 2023 è andato all’attore Francesco Centorame, che premiato sabato sera al Cinema Astra, nella giornata di ieri ha preso parte anche alle premiazioni al Cinema Centrale.
E adesso al lavoro per l’edizione numero 20, sapendo che, per quanto impresa difficile, riuscirà a sorprenderci e a farci sognare ancor più di quanto abbia fatto in questo 2023.
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