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Sessant’anni e non sentirli: la pizzeria Sbragia non invecchia

di Gregorio Andreini
Sessant’anni e non sentirli: la pizzeria Sbragia non invecchia

L’esercizio di via Fillungo festeggia uno storico traguardo

17 febbraio 2023
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LUCCA. Sessant’anni di vita e non sentirli. La pizzeria Sbragia di via Fillungo festeggia nel 2023 in cifra tonda. Un locale storico della città, noto e frequentato da generazioni di lucchesi. E non solo. Un locale in cui si guarda al futuro, poggiando i piedi su una solida storia imprenditoriale. L'attività è condotta ininterrottamente dalla famiglia Narducci Sbragia. Sbragia è infatti la moglie del fondatore Dino Narducci, scomparso nel 1999.

La storia

La signora che di nome fa Andreina, oggi ha 89 anni e dal 2003 si è ritirata in campagna lasciando il timone dell'attività ai figli Giorgio e Alessandro, originari di Massa Macinaia e rispettivamente di 65 e 60 anni. «L'attività – racconta Alessandro Narducci – è dedicata a mia madre. Era il 1963 quando mio papà Dino, emigrante lucchese, tornò con la famiglia in Italia dalla Svizzera, dove lavorava come operaio ferroviario per esercitare il suo diritto di voto. Proprio qui, fu avvisato da mio zio Giuseppe che la famiglia Fontana aveva preso la decisione di vendere la storica gelateria di via Fillungo e trasferirsi a San Vito. Papà Dino, dopo averne parlato con mamma Andreina decise di comprare il fondo. Nella nuova avventura, mise a frutto l’esperienza di due anni di lavoro in un forno di Roma. Qui la sera veniva servita la pizza alla romana mentre la mattina si sfornavano brioche e pane. Poco dopo, insieme a noi figli aprirono la nostra storica pizzeria dedicata nome e cognome a mamma. Poi nel tempo – aggiunge – siamo entrati nell’attività: prima, dopo circa sei anni, mio fratello Giorgio che era anche insegnante di pizza; poi, dopo una decina di anni, io che nel frattempo mi ero diplomato e avevo svolto il servizio militare».

L’accoppiata vincente

Dino Narducci formò un binomio rivelatosi azzeccato con sua moglie Andreina: assieme riuscirono a gestire la clientela di un tempo che era differente da quella di oggi, in una città che cambiava di continuo. «Una volta – dicono Alessandro e Giorgio – gli orari erano spostati più alla sera e si lavorava tantissimo. Si chiudeva solo un’ora per riuscire a servire tutti i clienti. Nel tempo, percependo i cambiamenti, la pizzeria crebbe così tanto che nel 1988 si decise di aggiungere una stanza in più al locale. Oggi siamo sempre aperti, a pranzo e a cena, dal martedì alla domenica, e facciamo anche il servizio di consegna a domicilio gratuitamente».

Il futuro

L’obiettivo dei due fratelli è proseguire la tradizione della pizzeria Sbragia. «Purtroppo – spiega Giorgio – durante il Covid abbiamo dovuto ridurre il personale. Oggi lavorano con noi la moglie di Alessandro e un’altra ragazza che ci aiuta nell’attività. Abbiamo aggiunto – prosegue – nuovi ingredienti ai prodotti ma la nostra pizza di base che ci contraddistingue rimane la margherita. Il lucchese classico, quello più esigente che percepisce e riconosce meglio i sapori genuini di un tempo ma anche i nostri clienti affezionati, la riconoscono. Una volta assaggiata è inconfondibile, mangi una pizza fatta con cura e amore dalle nostre mani. Ma anche la cecina macinata a pietra per tanti nostri clienti è un unicum imperdibile. Senza dimenticare, tra i dolci, i nostri noti necci e il castagnaccio con la ricotta fresca».

Clienti illustri

Un capitolo a parte è quello dedicato alla clientela più affezionata, in cui spiccano nomi da red carpet. «Durante tutti questi anni – rivela insieme ad Alessandro – abbiamo avuto il grande piacere di avere come clienti madame Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni, che hanno casa qua vicino a Torre alta. O il maestro Ermal Meta. Ma vogliamo ricordare – concludono i due inseparabili fratelli – anche come clienti e amici tanti giocatori della nostra Lucchese degli anni d’oro della serie B, con cui abbiamo organizzato anche diverse cene».

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