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La tassa di soggiorno arriva anche a Bagni tra le polemiche

di Emanuela Ambrogi
La tassa di soggiorno arriva anche a Bagni tra le polemiche

Si pagherà dopo i primi 5 giorni di permanenza

21 gennaio 2023
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LUCCA. Approvata tra le polemiche in consiglio comunale la tassa di soggiorno che varierà a seconda delle tipologie delle strutture ricettive. Gli ospiti di Bagni di Lucca mediamente pagheranno, dopo cinque giorni di permanenza, un euro al giorno, con varie riduzioni ed esenzioni in base all’età e altri parametri. L’obiettivo dell’amministrazione (a favore ha votato anche la consigliera Annamaria Frigo, contro i consiglieri Claudio Gemignani e Laura Lucchesi) è incassare almeno 5-6mila euro all’anno con i quali dotarsi dei mezzi per la gestione della tassa e poi procedere ad una azione di promozione turistica, da concordare con gli operatori, come ha detto il sindaco Paolo Michelini. Anche se in un precedente confronto gli operatori del turismo si erano detti contrari alla tassa, la giunta tira dritto sostenendo che si tratta di una tassa di scopo i cui proventi verranno impiegati a favore dello sviluppo turistico, come avviene in quasi tutte le città d’arte e di villeggiatura.

Non sono valse a far cambiare idea le obiezioni degli imprenditori delle strutture ricettive, i quali non si sono limitati a lamentarsi per l’appesantimento burocratico che la riscossione e la gestione della tassa comporta. Hanno fatto presente che la somma ipotizzata dall’amministrazione sarebbe più facilmente ottenibile se il Comune desse seguito al recupero dell’evasione degli operatori turistici del sommerso, calcolati in circa il 90 per cento dell’intero comparto che opera a Bagni di Lucca. Solo rivedendo la classificazione per l’Imu e la tassa dei rifiuti delle strutture abusive, il Comune potrebbe incassare parecchio e porre fine ad una concorrenza sleale che penalizza gli operatori corretti, sui quali ora graverà anche la tassa rifiuti che gli abusivi evadono. Gli operatori presenti all’incontro hanno anche obiettato che, prima di procedere a imporre nuove tasse, la giunta dovrebbe almeno garantire i servizi adeguati per lo sviluppo turistico, a partire dalla riapertura delle terme per arrivare ad un calendario di veri eventi culturali, spettacoli e altre manifestazioni di grande richiamo. Di fronte a questo muro contro muro, in consiglio l’assessora Maria Barsellotti e il sindaco Michelini hanno spiegato la decisione di procedere con la tassa osteggiata, che si rivelerà utile proprio per lo sviluppo del turismo e degli operatori.

Una spiegazione che non ha convinto i consiglieri Claudio Gemignani e Laura Lucchesi: «Questa imposta in un momento come questo è un segno negativo, non tutti i Comuni l'hanno applicata. Fermiamoci e riflettiamo meglio. Siamo disposti a un confronto». Ma Michelini ha ribadito che «bisogna investire sul territorio e proprio ora è il momento giusto per cercare di risollevare il turismo. Abbiamo fatto poca promozione. Tutti i Comuni mettono la tassa di soggiorno. Barga ha ottenuto ottimi risultati. Chi ha la tassa di soggiorno può fare maggiori investimenti. Porterà benefici sul territorio».


 

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