Lucca

parco fluviale del serchio

Tra il verde, amianto e rifiuti

Tra il verde, amianto e rifiuti

Un cittadino ha chiesto l’intervento di polizia e vigili del fuoco

19 settembre 2016
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LUCCA. È possibile trovare di tutto in mezzo all’erba. Bottiglie rotte, plastica, cartacce, televisori, pezzi di divani. In alcuni punti, poi, ci sono anche degli accumuli di sacchi della spazzatura. Ma in mezzo a questa varietà di rifiuti, risalta il mucchio di alluminio abbandonato nel prato: qualcuno si è preso la briga di rompere una o più lastre riducendole in piccoli pezzi e spargendo così le polveri nocive che a questo punto sono già state assorbite dal terreno. Un quadro piuttosto squallido, soprattutto se pensiamo che questa discarica a cielo aperto ha trovato spazio in un parco. «Chiamarlo parco fa giusto ridere...» commenta amaro Federico Taddeucci, che ieri ha avvertito polizia e vigili del fuoco dopo aver trovato questa sporcizia nel parco fluviale del Serchio. «Sono uscito per fare due passi e non ho potuto fare a meno di notare numerosi rifiuti sparsi lungo gli argini e lungo tutto il percorso del parco» racconta. Ma l’immagine che più lo ha allarmato è stato l’amianto.

«Tra l’altro fatto a pezzi per cui molto pericoloso - continua Taddeucci - perché in questo modo sono state rilasciate polveri nocive».

Sono molti i residenti che denunciano uno stato di degrado nel parco. L’impressione è che l’inciviltà abbia sempre fatto capolino in questo spazio, ma che la tendenza sia peggiorata nell’ultimo periodo. Più precisamente, da quando è arrivato il Porta a Porta anche a Sant’Alessio. «L’impressione è che tanti residenti non paghino la tassa sui rifiuti e che preferiscano abbandonare così la spazzatura» continua Taddeucci, arrivando anche a situazioni assurde. «In questi giorni sono stati installati dei cartelli di divieto di sosta per la fiera - continuano i residenti - Ecco, qualcuno ha lasciato diversi sacchi neri della spazzatura alla base di questi cartelli messi dalla polizia municipale».

I vigili del fuoco, appena contattati, hanno garantito a Taddeucci che sarebbe intervenuti immediatamente per rimuovere l’amianto. «Ho messo la mia denuncia anche sui social e da quanto ho capito non è una novità che l’amianto venga abbandonato così, a cuore leggero».

Alfredo Faetti

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